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"spillover. abitare la selva"

Presentato il programma di FuoriLuogo 12. Per gli Scarti è la stagione del “salto di specie”

Da piccola compagnia a punto di riferimento per il teatro. Questo concetto dà vita a “Spill over, abitare la selva” il titolo della dodicesima edizione di FuoriLuogo, presentata questa mattina al Dialma Ruggiero. Riparte dunque la rassegna attraverso percorsi di teatro contemporaneo nel presente, progetto di Scarti in collaborazione con il Comune della Spezia, e con il Comune di Sarzana e Santo Stefano di Magra, realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito del bando ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena e sostenuta dal Ministero della Cultura e da Regione Liguria, Un progetto realizzato in partnership con Balletto Civile, Associazione Fuori Luogo, e ScenaMadre.

FuoriLuogo, ideato e realizzato con la direzione artistica di Andrea Cerri e la consulenza artistica di Renato Bandoli, si svolgerà anche quest’anno al centro Il Dialma – cantiere creativo urbano, ormai punto di riferimento a La Spezia e riconosciuto a livello nazionale, e al Teatro degli Impavidi di Sarzana, tra i teatri storici più antichi della Liguria. 

“Spillover testimonia il salto della nostra piccola compagnia a quello attuale che ci vede come una realtà di “teatro stabile”- spiega Andrea Cerri- sia nell’offerta degli spettacoli che nella struttura interna. È cresciuto anche il nostro personale, sono state assunte tre ragazze, e proseguiremo con altre. Non è qualcosa che riguarda gli Scarti ma anche il territorio. Fuori Luogo 12 avrà una stagione lunga e ricca con 25 spettacoli, 17 prime nazionali. Tutto si rifà alla nostra idea di stagione. Vogliamo indagare le grandi trasformazioni dal punto di vista artistico su temi che possono anche inquietare. Il tema della selva si rifà a quello di Dante con un occhio all’attualità: cambiamenti climatici, guerra, comunità e criticità. Fuori luogo vuole essere una lente per far riflettere le persone sul presente e sul futuro. Il nostro focus resta coinvolgere gli studenti e farli ragionare. Ci sarà un laboratorio di critica teatrale con la rivista milanese Stratagemmi per fare incrociare questo progetto con un laboratorio assieme al carcere per fare nascere uno spettacolo unico. Noi lavoriamo con il Liceo Artistico vicino a Villa Andreino che bella realtà sono separati da un campo da calcio, quello sarà il punto di incontro. E sarà lo spettacolo che chiuderà l’anno”.
“Partiremo il 14 ottobre con un’attrice del Piccolo di Milano Marta Cuscunà con Il canto della caduta – ha aggiunto Cerri- che ha come centralità il tema della guerra e gli stravolgimenti che ne conseguono. Sempre Venerdì 14 ottobre (e in replica anche Sabato 15 ottobre) a partire dalle 16.00 ALAS! Gioco fragile per Fuori Luogo, con le ragazze e i ragazzi del laboratorio Disintegrato, progetto vincitore del bando Abilità al Plurale di Regione Liguria (fondi POR FSE) capofila a cura di Federica Vilardi, Simone Benelli, Enrico Casale, Damiano Grondona (ogni ora a partire dalle ore 16, spettacolo per 15 spettatori, durata 20 minuti). La performance rientrerà nella giornata che Il Dialma dedicherà al Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato in tutta Italia da ASVIS, che per la tappa spezzina prevede un pomeriggio di incontri, performance e animazioni sui temi dell’Agenda 2030 e della sostenibilità ambientale. Il 15 ottobre sarà anche occasione per presentare il progetto di pannelli fotovoltaici per l’efficientamento energetico dei teatri, a seguito della vittoria del bando del  Pnrr. Per questa edizione di fuori luogo non mancheranno gli appuntamenti con Tea Time per creare le contaminazioni artistiche giuste”.
Il sindaco Pierluigi Peracchini ha aggiunto: “La città è orgogliosa di questi progetti e della ripartenza di fuori luogo per la dodicesima volta. Il concetto di selva aiuta a indagare il mondo. Spillover per noi che siamo indifesi è importante per capire le situazioni della vita. Coinvolge tutti e anche chi ha meno speranza. In un mondo ormai virtuale abbiamo uno strumento per capire ciò che accade. Saremo sempre al vostro fianco. È importante cercare di creare una scuola di teatro, che stiamo facendo, vogliamo creare una filiera di valori e di professioni”.
L’ultima parola è spettata al regista Enrico Casale, che ha illustrato le proposte che apriranno e chiuderanno FuoriLuogo. “Fin dalla nascita Fuori luogo ha teso verso la comunità e verso gli studenti, tanto che tradizionalmente la stagione viene chiusa dallo spettacolo finale del percorso. Quest’anno il dessert della rassegna sarà una proposta che vedrà gli studenti del laboratorio mescolarsi con il progetto ‘Per aspera ad astra’: faremo una festa finale che vedrà protagonista anche il pubblico. Il teatro-carcere, se fatto male, crea una quarta parete molto difficile da abbattere. Cercheremo pertanto di creare una piccola società teatrale, fatta di studenti, pubblico e detenuti. Sarà molto complicato, ma ci vogliamo provare. L’antipasto vedrà invece protagonisti gli attori del laboratorio ‘Abilità al plurale’ che andrà avanti tutto il giorno in loop con 10/15 spettatori alla volta in una saletta del Dialma”.
Il resto del programma

Mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre Antonio Viganò, autore e regista,con la sua compagnia di attori e attrici con disabilità,  presenta Otello Circus, collaborazione artistica di Antonella Bertoni con Rodrigo Scaggiante, Mirenia Lonardi, Paolo Grossi, Maria Magdolna Johannes, Jason De Majo, Michael Untertrifalle e Rocco Ventura, produzione Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt (Bolzano/Bozen): cosa succederebbe se l’arte circense si mescolasse alle opere di Giuseppe Verdi e William Shakespeare? In Otello Circus la tragedia di Otello prende vita in un vecchio Circo dove tutto sembra appassito e in cui gli altri personaggi, consumati e fragili – Desdemona, Cassio, Jago, Roderigo e Emilia – si spartiscono i vari mestieri del circo, diventando acrobati, lanciatori di coltelli, equilibristi e domatori. 

Fuori Luogo 12 irrompe al Teatro degli Impavidi di Sarzana giovedì 3 e venerdì 4 novembre con Le nozze, di Anton Čechov nella meravigliosa regia di Claudio Morganti e la drammaturgia scenica di Rita Frongia e con gli attori e le attrici del GLA, Gruppo di Lavoro Artistico del MET – Teatro Metastasio di Prato (in scena Roberto Abbiati, Monica Demuru, Oscar De Summa, Ilaria Francesca Marchianò, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Arianna Pozzoli, Francesco Rotelli, Gianluca Stetur, Paola Tintinelli, Luca Zacchini). Uno spettacolo capace di riportarci alla ritualità poetica e politica del teatro, che prende le mosse dalla commedia in un atto scritta da Čechov nel 1889 e mette in scena gli invitati a un pranzo di nozze, appartenenti alla piccola borghesia russa, in un’atmosfera nella quale la voglia di “mostrarsi all’altezza” degli sposi e delle loro famiglie si scontra con le loro modeste possibilità economiche. 

Venerdì 11 novembre torna al Dialma l’ironia e la carica di Tony Clifton Circus – I clown più odiati dalle mamme italiane che presentano Rubbish Rabbit di e con Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi e con Enzo Palazzoni (autore delle musiche), uno spettacolo anarchico in cui parole e azioni si rincorrono a perdifiato e in cui gli irriverenti clown, attingendo al caos e al potere distruttivo fanciullesco che risiede sopito in ognuno di noi, usano la risata come grimaldello per giungere al cuore del discorso. 

La meravigliosa Sonia Bergamasco, tra le più importanti e amate attrici italiane –  ha lavorato a teatro con Strehler, Carmelo Bene, Terzoupulos, Antonio Latella e al cinema con Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Silvio Soldini  –  sarà sabato 19 e domenica 20 novembre per la prima volta sul palcoscenico del Teatro degli Impavidi con Resurrexit Cassandra, figura tra le più tragiche e appassionate della mitologia greca, che vanta un dono che è insieme dannazione: conoscere il futuro ma non trovare ascolto. Uno spettacolo visionario, un assolo multimediale ideato e diretto dal regista fiammingo Jan Fabre, tra i più originali maestri multidisciplinari del teatro contemporaneo. Il poetico testo di Ruggero Cappuccio, affidato alla voce della figlia del re di Troia, un atto d’accusa contro la distruzione del pianeta. Cassandra avrebbe potuto salvare il mondo già molte volte dai disastri che l’uomo sta provocando contro se stesso e la Terra.

Torna sabato 26 novembre Sotterraneo con L’Angelo della Storia, ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa con in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini. Il collettivo assembla aneddoti storici e geografie differenti, componendo una mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di persone illustri o sconosciute, ricercando quella vertigine che coglie un astronauta quando osserva la Terra allontanandosi nello spazio.

Il 2022 di Fuori Luogo12 si chiude al Dialma venerdì 9 dicembre con Teatro Studio Krypton e L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett, nella traduzione di Carlo Fruttero, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, tra i registi più innovativi nell’area della seconda avanguardia teatrale italiana. L’anziano Krapp, uno dei personaggi simbolo della drammaturgia del secolo scorso, rintanato nel buio della sua stanza in compagnia di un magnetofono con cui registra e riascolta la sua voce, compie un viaggio nel suo passato. Ma quel viaggio, catalogato con cura su nastri registrati a ciascun compleanno al fine di recuperare il sé stesso giovane, è comunque destinato a fallire. Alla fine il vecchio scrittore rinuncia a registrare, adeguandosi alla disfatta: la voce diventa silenzio, il movimento si raggela in immobilità.

Torna a Sarzana, nell’ambito di Fuori Luogo12, giovedì 15 e venerdì 16 dicembre Michele Sinisi con Tradimenti, produzione Elsinor – Milano, tra le opere più celebri del drammaturgo inglese Harold Pinter, Premio Nobel per la Letteratura, nella traduzione di Alessandra Serra, in un allestimento sanguigno e asciutto – a tratti violento – dove le parole non dette, i pensieri taciuti, le azioni nascoste riempiono le vite dei tre protagonisti, invadono gli spazi, irrompono con forza minando tutte le loro relazioni. La storia è appunto quella di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi esordi. Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi – in scena nei panni del marito tradito Robert – si muovono su una scena dominata da un enorme tabellone luminoso, costruito dallo scenografo Federico Biancalani: strumenti forse più affini ad una percezione umana del tempo, fatta di intervalli imperfetti, mai precisi.

Giovedì 22 dicembre Scenamadre, giovane ma già affermata compagnia ligure, in coproduzione Gli Scarti – Centro di produzione e innovazione e Start and go presenta Liberatutti, che con ironia e intelligenza sa rivolgersi ai più giovani, firmato da Marta Abate e Michelangelo Frola con in scena Simone Benelli, Francesco Fontana, Damiano Grondona, Nino Lechevalier, Chiara Leugio, Sofia Pagano Soares. Fin da piccoli – spiegano gli autori – si sente parlare del paese dei balocchi, dove si gioca sempre e non si studia né si lavora mai, dove si diventa asini. Ma quello passato a giocare con gli amici è davvero tempo perso? Essere creativi e partecipare conta ancora qualcosa? 

Sabato 7 gennaio 2023 Qui e Ora Residenza Teatrale presentano Ladies Body Show di e con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli (regia di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti). Come selezioniamo le cose e le persone che ci circondano? Quanto siamo influenzati dalle immagini e dagli stereotipi? Quanto vale un corpo? Possiamo attuare una nostra personale rivoluzione? Il corpo, e le scelte che attuiamo su di esso, sono al centro di questa performance dall’ironia dissacrante, che invita a un esercizio di ribaltamento della prospettiva.

Tornano a Fuori Luogo venerdì 20 e sabato 21 gennaio Babilonia Teatri con doppio spettacolo: si parte con MULINOBIANCO – back to the green future di Enrico Castellani e Valeria Raimondi anche in scena con Ettore Castellani, Orlando Castellani e Luca Scotton. Lo spettacolo si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il nostro pianeta, l’unico popolato, nonché l’unico abitabile dell’intero universo. In scena due bambini soli, unici detentori del futuro, parlano a una platea di adulti, raccontando il loro punto di vista sul futuro del mondo. Incalzano e beffano lo spettatore, disegnando un quadro inquietante in cui l’umanità viene ritratta di spalle, in fuga. Contrappongono la fine e l’inizio: un eden perduto e lontano, e un tramonto che spaventa, attrae e inghiotte. Si continua con Pietre Nere di Enrico Castellani e Valeria Raimondi con Francesco Alberici, Enrico Castellani e Valeria Raimondi e con Orlando Castellani per indagare la dimensione della casa nelle sue infinite declinazioni, decostruendo la nostra idea di abitare, costruire e occupare un luogo. Casa come concetto politico e sociale, privato e pubblico, incarnazione della separazione tra urbano e naturale, materiale e immateriale.

Sabato 4 febbraio spazio a Magnolia con Favola, testo Fabrizio Sinisi, ideazione, regia e costumi Giorgia Cerruti in scena con Davide Giglio e con la partecipazione video di Elvis Flanella, una tragedia da camera contemporanea, dedicata idealmente a Pasolini, un esperimento di teatro politico praticato con gli strumenti della poesia. In scena una coppia, una donna e un uomo – G. e D.- chiusi in una stanza, la donna inscena tre sogni – il primo ambientato a Londra nel 1617, il secondo a Parigi nel 1793, il terzo nella contea di Boone nel 1856 – un trittico che farà da specchio per l’affiorare del trauma. 

Sabato 18 febbraio da non perdere Disprezzo della donna – Il futurismo della specie, drammaturgia, regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano, produzione Gli Scarti, Frosini / Timpano – Kataklisma teatro in collaborazione con Salerno Letteratura Festival, una cantata a due voci dedicata ai futuristi e al disprezzo della donna: uno spettacolo – spiegano sarcasticamente gli artisti – contro la donna che ostacola la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto. 

Grande attesa venerdì 24 febbraio per Motus che presenta Chroma Keys di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò e Silvia Calderoni (video design Paride Donatelli e Simona Gallo), un’incursione dentro al cinema, nella meraviglia della finzione e dei vecchi trucchi stereoscopici. In scena solo Silvia Calderoni e un green screen, l’attrice compare e scompare come un corpo alieno dai frame dei film proiettati, precipitando in un viaggio-trip allucinato dall’atmosfera apocalittica. Un movimento immobile che potrebbe continuare all’infinito, attraversando brandelli cinematografici che trattano la sparizione, il senso dell’andare o dell’andarsene, dell’abbandono e della scoperta. L’atmosfera è ambigua e sospesa: si presuppone un “mondo a venire”, o “un mondo a venire senza mondo”, con il profilarsi di un evento che “la fa finita con tutti gli eventi”. 

Venerdì 3 marzo arriva a Fuori Luogo 12 uno degli spettacoli più apprezzati della scorsa stagione teatrale italiana: Tiresias, un progetto di Bluemotion prodotto da 369gradi/Angelo Mai/Bluemotion. Un performer in scena, dei piatti da dj, un microfono, dei dischi: Tiresias porta in scena il testo del poeta, rapper e performer londinese Kae Tempest Hold your own (Resta te stessa) e lo fa vivere in una drammaturgia che è simultaneità, trasformazione, intuizione. Giorgina Pi, sulle orme di Tempest, e Gabriele Portoghese, prendono le mosse dalla tradizione teatrale occidentale per riscriverla e ribaltarla completamente, ritrovando in essa la possibilità di resistere al cambiamento, di creare una propria nomenclatura immaginaria con cui amare le cose del mondo e trasformare la memoria delle nostre vite in simultaneità, invece che cronologia.

Venerdì 17 marzo Maniaci d’Amore / Kronoteatro presentano La Fabbrica degli Stronzi con Tommaso Bianco, Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e Maurizio Sguotti, in cui l’incontro sorprendente tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, ci porta in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di  vittime. Siamo attorno alla salma di una donna. I tre figli devono lavarla, truccarla e vestirla prima del funerale. Mentre la preparano ripercorrono piccoli episodi significativi della vita familiare in una comica sfida di lamentele, fatta di livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza. 

Sabato 1 e domenica 2 aprile da non perdere la trilogia La Città dei Miti di Teatro dei Borgia, un sogno poetico metropolitano, che si muove verso un’umanità emarginata: prostitute, poveri e malati, dove il fine degli spettacoli non è la denuncia sociale, ma la ricerca sull’attivazione del mito, la cui componente tragica può esplodere solo calando il racconto in una situazione estrema. Un’azione d’arte politica che attraverserà la città (luoghi da definire) e si svolgerà in 3 location particolari: una Mensa dei poveri, una RSA e a bordo di un Autobus di Linea, accompagnando gli spettatori nei luoghi dell’emarginazione, illuminando angoli del panorama urbano attraverso il cono di luce del Mito. (capienze limitate).

Venerdì 14 aprile debutta a Fuori Luogo 12 Diario di un dolore, un progetto di Francesco Alberici con la collaborazione di Astrid Casali, Ettore Iurilli, Enrico Baraldi in scena Astrid Casali e Francesco Alberici produzione Gli Scarti / TPE. Si può raccontare il proprio dolore senza il sospetto di star tradendo sé stessi e la propria intimità? Un regista chiede alla sua attrice di lavorare a una messa in scena che affronti il tema del dolore, a partire da Diario di un dolore di C.S. Lewis. Come si rappresenta il dolore e quali sono i limiti nella possibilità di raccontarlo? La propria biografia può diventare l’oggetto della messa in scena senza il rischio che venga usata a fini spettacolari? E come si fa a ripetere, sera dopo sera, la messa in scena di un dramma, non di finzione, ma reale? Staccandosi sempre più dal libro di Lewis, e dall’idea di metterlo in scena, emergono le domande che divengono il centro di un altro, inaspettato, spettacolo.

Atteso ospite internazionale sarà il francese Olivier de Sagazan, biologo di formazione, che da tempo si dedica alla pittura e alla scultura con la volontà di interrogare la vita organica. In prima nazionale presenterà sabato 22 aprile Hybridation in cui, a partire dall’improvvisazione, dipingere e scolpire se stessi diventa una forma rituale tra danza e trance: seppellirsi nella materia, sradicando l’ identità per diventare opere viventi, mutando a contatto con il corpo dell’altro, in una fusione tra rivalità e amore. Domenica 23, sempre per la prima volta in Italia, sarà in scena Transfiguration, di e con Olivier de Sagazan, un’affascinante performance in cui l’artista cambia identità sul palco, trafiggendo e disfacendo gli strati del suo volto in una frenetica ricerca di nuova essenza e forma fino a dare un nuovo significato alla nozione di vita, offrendo uno sguardo accattivante, inquietante e stimolante su una ricerca alternativa completamente libera da inibizioni.

In chiusura di stagione dal 2 al 7 maggio si terrà la performance Dirimpetto, che ha l’intento di far incontrare il percorso teatrale con gli studenti (in particolare del liceo artistico e musicale Cardarelli) del laboratorio teatrale No Recess!–niente intervallo (attivo dal 2012),  con quello svolto all’interno del Carcere di Villa Andreino della Spezia nell’ambito del progetto Per Aspera ad Astra, come riconfigurare il carcere attraverso il teatro e la bellezza promosso da ACRI e da 11 fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia giunto alla sua quinta edizione. Lo spunto del progetto nasce dalla volontà di fare incontrare e fare lavorare insieme un gruppo di detenuti e un gruppo di studenti delle scuole superiori – che a Spezia vivono e agiscono appunto “dirimpetto”, lungo via Fontevivo, fra cantieri aperti e ipermercati – in un campo libero ma protetto: il campo del teatro. 

Un festival dedicato agli artisti under 30, organizzato da curatori under 30 (Alice Sinigaglia e il collettivo Generazione Eskere), sarà Tutta la vita davanti – festival di teatro per vecchi del futuro dal 26 al 28 maggio 2023 mentre tornerà a giugno FISIKO! Festival di azioni cattive, diretto da Maurizio Camilli presso l’ex Ceramica Vaccari di Santo Stefano di Magra. 

Come a ogni edizione saranno coinvolti gli studenti delle scuole superiori nei laboratori di critica teatrale Play the critic curato dalla rivista di critica teatrale Stratagemmi di Milano, in collaborazione con il Liceo Artistico Cardarelli, e saranno proposti alcuni percorsi di visione rivolti a ragazzi con disabilità e anziani, con attività di accompagnamento e discussione sugli spettacoli in stagione.

 

Info e biglietteria

Il Dialma – via Monteverdi, 113 – La Spezia – 3332489192 (anche via whatsapp)

lun- ven dalle 16 alle 19

Teatro Impavidi – Sarzana – 3464026006 (Anche via whatsapp)

lun – sab dalle 9.30 alle 13.00 e giovedi anche pom dalle 16 alle 19

fuoriluogo@associazionescarti.com

 

Biglietti Singoli (spettacoli al Dialma)

Intero – 13 euro – Ridotto under30 – 10 – Convenzionati Scarti – 8 – Studenti under19 – 5

Carnet 8 spettacoli (al Dialma) – (eccetto spettacoli Sarzana, Trilogia, Dirimpetto)

Intero – 90 euro – Ridotto – 70 – Convenzionati scarti – 56 – Studenti under 19- 35

Carnet 12 spettacoli (al Dialma) – (eccetto spettacoli Impavidi, la Trilogia, Dirimpetto)

Intero – 130 euro – Ridotto – 100 – Convenzionati scarti – 80 – Studenti under 19- 50

Trilogia La città dei Miti (tre spettacoli lo stesso giorno) – posti limitati

Intero – 20 euro – Ridotto under 30 – 16 euro – Convenzionati Scarti – 15 euro – Studenti – 10

Festival  Tutta la vita davanti

Intero 10 euro – ridotto 8 – scarti factory 6 – studenti 4 euro 

Abbonamento 6 spettacoli

Spettacoli intero 50 euro – ridotto 40 euro – scarty factory 30 – studenti 20 euro 

Spettacoli di Fuori Luogo agli Impavidi:

Prezzi da consultare sul sito impavidi

Per i detentori di Carnet si applica la riduzione Scarti Factory

 

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Alle 21.15 al dialma
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