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"servirà anche vas"

Via Navonella, circolo Pertini e Legambiente: “Area verde prossima alla cancellazione, unica soluzione è un nuovo Puc”

L'intervento dei presidenti Caprioni e Poletti

Terreno di via Navonella

“La pubblica amministrazione sarzanese intende procedere alla cancellazione di un’altra area verde all’interno del Comune e relativa cementificazione, sia pure edulcorata dalla realizzazione di impianti sportivi, non esenti da cemento, ma che, in ogni caso, consumano e artificializzano suolo, in un Comune in cui il consumo di territorio ha raggiunto limiti intollerabili”. Così in una nota il presidente del circolo Pertini Nicola Caprioni e il presidente del circolo “Valdimagra” di Legambiente Alessandro Poletti in merito alle vicende legate a Via Navonella a Sarzana. 

Per i due presidenti non ci sarebbe “Il rispetto dei limiti che quella terra impone, caratterizza quel modello di sviluppo da combustibili fossili, con il concetto di crescita illimitata, dal quale occorre affrancarsi. Il terreno questione inoltre ricade in un’area, quella del sottoferrovia a sud di Sarzana, ancora prevalentemente agricola, fatta da terreni alluvionali pregiati, bisognosa di rispetto urbanistico e vincolo idrogeologico, non lontana dl fiume e dal suo Parco, ove convergono, con tanto di fauna ittica e non, i piccoli corsi d’acqua che l’attraversano; corsi d’acqua che sono ben quattro (senza tenere conto del reticolo delle acque grigie), e che inoltre hanno tempi di ritorno duecentennali, come le aree, inedificabili, del vicino fiume Magra, e hanno già avuto fenomeni di esondazione negli scorsi anni”.

“I terreni, ora incolti, di via Navonella vanno rimessi a coltura, altro che campi da tennis, già previsti dal vecchio Piano Regolatore altrove, quindi strutture sportive ridondanti, oltretutto; inoltre l’intervento viene effettuato in Frazione di Sarzanello, ma ancora di più danneggerebbe la confinante Frazione di Nave luogo di eccellenze agricole – aggiungono -. Infine è ora di smetterla di variare un PRG del 1997, che oltretutto non esiste nemmeno più come Fattispecie, visto che oggi, per Legge Regionale, si parla di Puc, cioè Piano Urbanistico Comunale”. 

“Il Comune di Sarzana aspetta il nuovo strumento urbanistico da almeno 15 anni; nel tempo si è sempre provveduto a colpi di varianti che si risolvevano in nuova edificazione, stravolgendo quanto deciso nel 1997 – concludono -. Si faccia il nuovo Puc, con tanto di Valutazione Ambientale Strategica alla base, e che preveda il consumo di suolo zero, come è giusto per Sarzana. La Vas, come da normativa Europea, va infatti fatta prima dello stesso Piano, con opzioni plurime, a cominciare dall’opzione zero, laddove non si tocca nulla, e anche le altre opzioni devo dimostrare la loro ecosostenibilità: proprio ciò che serve a Sarzana”. 

 

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