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Un caso ancora irrisolto

Cinghiali alla Maggiolina, ‘Spezia con Te’: “Il sindaco non è in grado di prendere decisioni che lo pongano in contrasto con la Regione”

Cinghiali alla Maggiolina

“Come gruppo consiliare abbiamo atteso un po’ prima di intervenire anche noi sulla ormai ben nota vicenda dei cinghiali al Parco della Maggiolina. Abbiamo atteso che passasse un po’ di tempo prima di uscire sulla stampa sia perché conservavamo la speranza (ormai decisamente scomparsa) che il nostro sindaco risolvesse tempestivamente un problema certo importante ma non così complesso come quelli che purtroppo coinvolgono la nostra
città… sia perché volevamo capire le ragioni di tutte le parti in causa ed adottare una posizione che fosse frutto di una decisione serena e motivata. E’ facile affermare che occorre contemperare le esigenze di coloro che lavorano all’interno del Parco, di coloro che il Parco lo vivono e, non ultimi, di coloro che difendono gli animali presenti all’interno dello stesso. Il nostro sindaco, per ora, non prendendo posizione e non risolvendo il problema, non ha fatto altro che provocare un innalzamento della tensione fra coloro che tutelano le esigenze degli “animali” e tutti gli altri soggetti che, a vario titolo, vivono, lavorano, frequentano e utilizzano il Parco, che costituisce uno dei pochi luoghi di aggregazione della nostra città”.

Con una nota stampa il gruppo consiliare “Spezia con Te”, rappresentato da Piera Sommovigo e Giorgia Lombardi, intervengono sul tema ungulati che ormai da due settimane monopolizza l’attenzione degli spezzini e non solo: “Proviamo, allora, a rivolgere un appello al nostro sindaco (che però, sino ad oggi, nonostante i proclami in consiglio comunale, dimostra nei fatti di non aspirare, nel governo della città, ad un rapporto di collaborazione con le opposizioni): se l’ordinanza dispone il divieto di abbattimento degli animali (valevole per tutto l’ambito urbano, non solo per il Parco che pure è al centro dell’attenzione) perché non assumersi la responsabilità sino in fondo e provvedere a rimuovere gli esemplari, senza eliminarli, opponendosi in tal modo alle disposizioni impartite dagli uffici della Regione Liguria e dagli stessi organi di igiene pubblica? Perché non risolvere la situazione una volta per tutte, tutelando gli esemplari presenti all’interno del Parco ma al contempo anche coloro che all’interno del Parco lavorano e coloro che invece il Parco lo vivono e lo utilizzano? Perché non individuare, con l’aiuto anche delle associazioni animaliste (che si sono molto adoperate in tal senso) una soluzione alternativa ed adottare i relativi provvedimenti?”.

Continua e si conclude l’attacco: “La risposta è una sola: il nostro sindaco non è in grado di prendere decisioni e soprattutto quelle che lo pongano in contrasto con la Regione né di adottare azioni efficaci che affrontino il problema in tutta la città, visto che siamo ben consapevoli che anche nelle aree esterne della città si è segnalata la presenza di ungulati. E dunque non ci resta che provare con quest’ultima “mossa”: vada avanti sindaco, ora, subito, risolva la situazione, tuteli gli animali e restituisca il Parco alla città, ma lo faccia senza ulteriori indugi, prendendo posizioni ed assumendosi responsabilità precise e specifiche. Noi a queste condizioni la appoggeremo, ma deve agire adesso, senza attendere oltre”.

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