Al vaglio del consiglio regional entro la fine dell’anno il documento definitivo del Piano regionale integrato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti (Priimt). Nei giorni scorsi il parere favorevole alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) da parte della Direzione territorio settore valutazione ambientale strategica di Regione Liguria. “Si tratta un altro passo decisivo verso un trasporto pubblico maggiormente al servizio dei cittadini, con grandi investimenti sulle infrastrutture in Liguria che le permetteranno di essere una regione ancor più competitiva in Italia e in Europa”, commenta l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Berrino.
“Il Piano, voluto dall’assessore – informa la nota regionale -, delinea lo scenario di sviluppo delle infrastrutture e della mobilità regionale per i prossimi anni, traguardando due orizzonti temporali di riferimento: entro il 2030 e oltre tale data”. Un Piano che definisce una serie di opere coordinate tra cui un intervento sullo svincolo di Fornola e la realizzazione di quello di Beverino. L’attuazione delle linee di azione individuate nel Piano, prosegue la nota regionale, “consentirà di godere di un sistema infrastrutturale più affidabile per i mezzi privati (con una sensibile riduzione, fino al 131%, dei ritardi rispetto allo stato attuale e un incremento significativo delle velocità media di viaggio, del 19%) e più sostenibile (con un incremento marcato della quota modale del trasporto pubblico che passerà dal 24% attuale al 26% nello scenario oltre il 2030)”.
“Sono opere di cui si parla da decenni – aggiunge l’assessore Berrino – ma che solo questa amministrazione sta portando avanti nel suo complesso iter burocratico. Con un sistema infrastrutturale più affidabile per i mezzi privati, unito ad un sistema di trasporto pubblico sempre più moderno e puntuale, tutti i comparti economici della nostra regione godranno enormi benefici in termini di ricavi”.
Per la realizzazione delle opere del Piano sono necessari oltre 31 miliardi di euro di investimenti, di cui 9 miliardi derivanti dai fondi del Pnrr. Di questi, 11,2 miliardi sono quelli dedicati a opere di tipo autostradale, 12,6 quelli destinati alle opere ferroviarie e 2,7 quelli riservati a interventi di potenziamento della rete stradale di connessione dei centri urbani.