Viktor Kovalenko è sempre più vicino allo Spezia. Riccardo Pecini sta definendo in queste ore il ritorno nel golfo del fantasista ucraino, reduce da un campionato con 26 presenze in maglia bianca. Trattativa che si poggia sulla volontà del calciatore di tornare alla Spezia, con cui ha stretto un forte legame nei mesi durissimi dell’attacco alla sua Ucraina, e su quella dell’Atalanta di trovare una collocazione definitiva al 26enne, mai entrato nelle grazie di Gasperini.
Annate importanti le sue allo Shakhtar Donetsk, condite da 48 presenze nelle coppe europee e cinque reti, tali da meritarsi le attenzioni del club bergamasco, in cui non ha mai tuttavia trovato una collocazione di primo piano. L’anno scorso con Thiago Motta la prima vera stagione di serie A, utilizzato come mezzala, mediano e attaccante esterno. Il meglio però lo ha dato in patria da trequartista.
Nel 3-5-2 di Gotti, Kovalenko potrà agire sia nei cinque di centrocampo, magari al posto del partente Maggiore, sia come seconda punta. Con il tecnico veneto fu un fantasista come lui, Rodrigo De Paul, ad imparare ad ampliare i suoi compiti e fare un salto di qualità in carriera. Chissà che l’esperimento non possa essere ritentato. Operazione sulla falsariga di quella che ha riguardato Caldara con il Milan: un prestito con riscatto per un calciatore che deve rilanciarsi e qua potrebbe aprire un nuovo capitolo della propria carriera.
