La Regione Liguria ha chiesto al Governo lo stato di emergenza per la siccità. “Dopo la dichiarazione di alta severità idraulica fatta due giorni fa dall’Autorita di bacino – ha detto il governatore Giovanni Toti – in tempi molto rapidi ho firmato il decreto di richiesta dello stato di emergenza al governo che contiene circa 10 milioni di euro di interventi emergenziali. Si va da bypass a scavi di pozzi, ad altri interventi che hanno carattere di urgenza”.
Per Cia Agricoltori Liguria la richiesta è un passo in avanti. “ Una tappa importante per garantire risposte al settore agricolo – sottolinea Stefano Roggerone, presidente regionale di Cia -. Un’azione che abbiamo sollecitato nei giorni scorsi con una nota inviata al presidente Toti dove abbiamo segnalato come risulti già fortemente colpita la fascia olivicola costiera con una riduzione di produzione non inferiore al 30%, nonché le produzioni foraggere appenniniche con una riduzione del fieno prodotto del 50% alla quale si aggiunge la pressoché impossibilità di utilizzo dei pascoli. Risultano critiche, in molte aree , anche produzioni ortive in pieno campo. La stessa vigna, specie a ponente, manifesta stress da caldo eccessivo e carenza idrica”.
Cia Liguria ribadisce la necessità di un doppio binario di interventi. Da un lato l’emergenza da fronteggiare con azioni che possano limitare il danno economico attraverso ristori e sostegni al settore. Dall’altro la necessità di dare seguito ad interventi strutturali che devono essere programmati ed attuati nel prossimo futuro.
“ E’ fondamentale la realizzazione di piccoli invasi, il miglioramento delle rete degli acquedotti irrigui – conclude Stefano Roggerone – nonché il riuso delle acque di depurazione e l’applicazione di tecniche di monitoraggio dei fabbisogni idrici: tutte azioni che devono andare a costituire un vero e proprio piano irriguo regionale”.