Serata di grandi emozioni ieri in piazza Matteotti per il primo appuntamento della ventiduesima edizione del “Sarzana Opera Festival”, che ha reso omaggio a Rachele Buriassi, etoile dell’Opera di Montreal, nata e cresciuta in città e diventata una stella del firmamento della danza mondiale anche grazie agli insegnamenti di Beppe Gilardi e Lucia Boschi, salita con lei sul palco per un abbraccio pieno di commozione. Sentimento trattenuto a fatica anche dal sindaco Ponzanelli che in apertura ha sottolineato: “Ricordo quando Rachele frequentava la scuola di danza e già faceva intuire che sarebbe arrivata lontano, non solo per il talento che spesso rischia di essere sprecato, ma per la caparbietà”. Sindaco che le ha poi consegnato una targa a nome di tutta la cittadinanza mentre Maurizio Caporuscio ha portato i saluti a nome del festival ricordando come il concorso lirico sia slittato a dopo settembre, con la speranza che soffino venti di pace e che si possano accogliere i numerosi artisti dell’Europa dell’Est che solitamente partecipano al concorso. Il direttore artistico Sabino Lenoci ha invece evidenziato come “sia giusto celebrare talenti internazionali ma anche una figlia di Sarzana che porta il nome della città in tutto il mondo”. Poi la scena se l’è presa Buriassi con il Bolero di Ravel e una presenza scenica che ha incantato tutta la piazza, dalla platea alle tante persone che hanno seguito la serata affacciate a finestre e balconi per applaudire il talento della ragazza partita dalla scuola “4Movimento”.
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