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Sei ore di lavoro, nessun ferito

Capitaneria di porto sventa affondamento dello yacht di 22 metri

Intervento lampo per scongiurare l'inabissamento totale del mezzo e il conseguente inquinamento in mare.

Erano da poco passate le 18.30 di domenica, quando una richiesta di soccorso veniva raccolta dalla sala operativa della Guardia Costiera della Spezia. Al telefono una donna che segnalava in modo concitato il semiaffondamento della propria unità da diporto ormeggiata al porto Mirabello vicino al distributore del carburante. Immediato l’invio in zona della Motovedetta SAR CP 2094, di una pattuglia via terra del Nucleo Operativo di Pronto Intervento Portuale della Guardia Costiera. La richiesta di intervento ha raggiunto anche i Vigili del Fuoco giunti in zona con una Motobarca ed una unità via terra. Le forze intervenute si sono accertate subito delle buone condizioni di salute degli occupanti che intanto erano riusciti a sbarcare in sicurezza.

 

La Capitaneria sventa l'affondamento

 

L’unità, un 22 metri, risultava già essere ormai con la poppa quasi sommersa. Al fine di effettuare una ispezione subacquea dello scafo venivano quindi prontamente attivati i sub dei Vigili del Fuoco da Genova. Intanto il personale dei Vigili del Fuoco si attivava con delle motopompe per cercare di esaurire l’acqua imbarcata repentinamente nello scafo. Sotto la supervisione del personale della Guardia Costiera venivano posizionate delle panne galleggianti intorno all’unità al fine di contenere l’eventuale fuoriuscita di idrocarburi ed evitare pertanto criticità di carattere ambientale. Al fine di verificare nell’immediatezza la possibilità di tamponare la falla interveniva nel frattempo una locale ditta di operatori subacquei, già impegnata in zona per altre attività, la quale operava fino a tarda sera per ridurre la portata della stessa, posizionando altresì degli appositi palloni di sollevamento. Intanto proseguivano le operazioni di svuotamento dello scafo che iniziavano a dare i primi effetti positivi tanto che, intorno alle 21.20, l’unità risultava aver ripreso il suo assetto.

 

La Capitaneria sventa l'affondamento

 

Sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto della Spezia, l’unità è stata trasferita via mare, in sicurezza, con l’ausilio degli ormeggiatori e dei mezzi della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco, presso il vicino cantiere dell’omonimo porticciolo ove giungeva intorno alla mezzanotte.La Capitaneria di porto della Spezia ha avviato, come da prassi in questi casi, un’inchiesta amministrativa per stabilire le cause e le eventuali responsabilità dell’accaduto. L’intervento odierno, durato circa sei ore, svolto con efficacia, tempestività ed in stretta sinergia con il personale dei Vigili del Fuoco e gli operatori intervenuti, ha permesso di scongiurare ben più gravi conseguenze per l’ambiente marino.

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