Incontrando Vittorio Patrone, brillante studente della classe 5F del Liceo scientifico “A. Pacinotti” della Spezia ed eccellente ginnasta, sempre alla ricerca del perfetto equilibrio tra studio e allenamento, può venire in mente l’agilità leggera con cui il poeta filosofo Cavalcante Cavalcanti volteggia oltre le difficoltà. Cavalcanti, racconta Boccaccio, era assorto nei suoi pensieri e passeggiava davanti a una chiesa. Quando una brigata di bulli gli si piazza davanti, li fredda con una battuta fulminante e, “sì come colui che leggerissimo era, prese un salto” e sfuggì all’accerchiamento. Calvino eleva il salto di Cavalcanti a simbolo di chi si solleva agile sulla pesantezza del mondo. Allo stesso modo, Vittorio Patrone, atleta di ginnastica artistica, per il Liceo, può essere simbolo di chi, con ammirata semplicità, volteggia oltre la fatica dello studio e dell’allenamento, verso sempre nuove soddisfazioni.
Patrone, in questi mesi, si sta preparando all’esame di Stato e insieme si allena per la finale nazionale di specialità, nella categoria Gold Senior, la più alta a livello italiano, dove gareggiano atleti di livello assoluto.
La ginnastica artistica entra prestissimo nella sua vita, già a tre anni. Racconta: “Ho iniziato a quell’età, presso la storica società “Pro Italia” della Spezia. Ho poi sempre continuato a militare tra le fila degli allievi, salendo di corso in corso, fino ad arrivare all’agonismo. All’età di otto anni ho preso parte alle mie prime gare, rimanendo nelle fasi regionali e interregionali, mentre, crescendo, ho poi avuto la soddisfazione di arrivare a competere in campo nazionale nelle palestre più importanti d’Italia. La ginnastica artistica mi ha affascinato sin da piccolo: ero come incantato dai grandi salti e dai voli in aria che vedevo realizzati dai miei idoli sportivi. Negli anni ho sperimentato tutti gli attrezzi, tra cui anelli, sbarra, cavallo con maniglie e volteggio; mi sono poi però concentrato su corpo libero e parallele per le mie caratteristiche fisiche, quali la forza e il controllo che mi permettevano di eseguire armoniosi esercizi”.
La città della Spezia ha recentemente celebrato il valore di Vittorio Patrone, con un premio speciale: “per aver contribuito ad elevare la città della Spezia sui più alti gradini del podio nell’anno 2021”. “È stato davvero un onore per me stringere tra le mani il premio che porta una targa con il mio nome e il ringraziamento ufficiale della mia città – commenta Patrone – dopo tanti anni durante i quali, con passione e fatica, ho portato avanti il mio impegno sportivo agonistico a livello nazionale nella ginnastica artistica parallelamente a quello scolastico, senza mai richiedere neppure le facilitazioni da ‘studente atleta’”.
Traspare il suo giustissimo orgoglio, che è quell’intero Liceo, per gli ottimi risultati raggiunti a scuola e nello sport; si iniziano così a intravedere, oltre l’apparente leggerezza del salto di Cavalcanti, tutta la pesantezza dell’impegno e del sacrificio.
Se gli si chiede se sia difficile conciliare lo studio liceale con i tempi di allenamento e di gara, risponde: “La ginnastica artistica richiede molto impegno e un allenamento quotidiano di minimo due o tre ore. Comporta quindi un grande sacrificio, la rinuncia a molte cose e al tempo libero. Questo però mi ha insegnato a sfruttare al meglio ogni istante a mia disposizione e a concentrarmi al massimo nei momenti di studio, per ottenere il miglior rendimento e non dover mai lasciare indietro né l’una né l’altra cosa. Andare agli allenamenti comunque per me è pane quotidiano e ha sempre fatto parte della mia vita. In palestra poi ho creato relazioni con i miei compagni di squadra così belle e così forti che sono diventati come dei fratelli. È vero: ho passato molto tempo ad allenarmi, tanti weekend in trasferta e, non nego, di essermi portato tante volte i libri fin quasi in campo gara, ma le soddisfazioni che ho provato e i premi prestigiosi, come questo appena ricevuto dalla città della Spezia, mi hanno ripagato appieno di tutte le fatiche. Sono estremamente felice di essere riuscito a conciliare studio e sport, e a portare a termine il percorso liceale che mi ha formato al meglio per la mia carriera futura».
Insomma, più che con Boccaccio, pare opportuno dunque concludere con Virgilio: “labor omnia vincit”, l’impegno supera ogni difficoltà. Questo ci dimostra Vittorio Patrone, studente di cui il Liceo “A. Pacinotti” è fieramente orgoglioso e a cui augura il migliore futuro possibile.