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Politica

Articolo Uno: “Zona retroportuale di Santo Stefano ormai invivibile”

Zona retro portuale a Santo Stefano

“Inutile nasconderlo: la zona retroportuale di Santo Stefano sta diventando invivibile e noi ci troviamo a doverlo denunciare su queste pagine visto che ci è stato negata la partecipazione alle riunioni di maggioranza di una coalizione di cui facciamo parte.
Il trasferimento dei container, dall’area che verrà occupata da Amazon in altra zona, non è avvenuto. Così come non si è realizzata la diminuzione conseguente del traffico di mezzi pesanti. I contenitori, vuoti, hanno semplicemente attraversato la strada per poi creare dei veri e propri palazzi in acciaio.
Tutto questo a danno dei residenti e in sfregio al piano regolatore vigente. Piano che è cogente e molto chiaro sulle modalità di stoccaggio ( letterale l’Altezza massima (H)sia di 12 mt, fatte salve maggiori altezze per motivate esigenze impiantistiche funzionali alle attività svolte, e comunque non oltre il limite i 15 mt accatastamento), sui livelli massimi di rumorosità (60dB) sulla configurazione che l’area dovrebbe (letterale:”Per il trattamento del suolo dovranno essere previsti impianti arborei e arbustivi di compensazione su terreno permeabile per una superficie non inferiore al 15% della Sf) e sulle parte che disciplina i vincoli panoramici e paesaggistici. E se a tutto questo si aggiunge il disagio creato dai mezzi pesanti in manovra o in transito
Sono anni che sentiamo dire “Santo Stefano ha già dato” ma le decisioni politiche non seguono mai ai proclami ma, anzi, vanno nella direzione opposta. Ragionate nell’interesse della comunità intera, questo chiediamo a gran Voce a questa amministrazione!!
E questo continueremo a fare restando sempre disponibili al confronto su tutti i problemi per arrivare alla loro soluzione”.

Artico Uno Santo Stefano di Magra
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