“La storia si ripete. Come un anno fa, il Decreto Fiscale approvato al Senato prevede il passaggio, per le associazioni del terzo settore, da un regime di esclusione Iva a uno di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Le realtà del volontariato sono perciò penalizzate, perché dovranno entrare in un sistema di rendicontazione a partire dal 1 gennaio pur non svolgendo attività commerciali. Ciò obbligherebbe a sostenere costi di tenuta della contabilità Iva, oneri e ulteriori adempimenti burocratici, senza peraltro evidenti vantaggi per l’erario. Non possiamo immaginare di gravare ulteriormente sulle nostre associazioni e di mettere a rischio la loro sopravvivenza. Il terzo settore va sostenuto, non colpito”. Lo afferma in una nota Monica Zampini, presidente provinciale di Aics.
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