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"rilascio via errore clamoroso"

Italia Viva: “Ora è la Regione che può liberare la nostra comunità da una servitù durata già sessant’anni”

L'intervento della coordinatrice provinciale Antonella Franciosi.

L'area della centrale Enel

“Ancora una centrale elettrica dentro la città a partire dal 2022 ? E dovremo tenerla per altri sessant’anni o possiamo sperare in uno sconto ? A queste domande dovrebbe rispondere il Governo perché il rilascio della VIA è davvero un errore clamoroso, dato che non siamo più nel 1962 e la centrale si trova ormai in piena città. Il territorio in tutti i modi, con tutte le sue voci, si è espresso per la dismissione. E Terna ha dichiarato che non servono al fabbisogno nazionale i megawatt prodotti dalla centrale spezzina con il carbone. Ora, in attesa che, come promesso da Peracchini, gli uffici tecnici del Comune capoluogo trovino i vizi dell’atto per impugnarlo, è la Regione che può liberare la nostra comunità da una servitù durata già sessant’anni. E alla Regione farebbe bene ad associarsi l’intera classe politica spezzina, magari con una sola voce. Questo è un barile che non si scarica facilmente, purtroppo.
Nell’area Enel sarebbe possibile progettare uno sviluppo industriale diverso, compatibile con la vicinanza a un centro abitato e che garantisca maggiore occupazione di un gruppo che produce energia superflua con il gas. Se la politica esiste ancora, possibile che a dettare legge sia una VIA senza responsabili ?”. Così in una nota Antonella Franciosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva La Spezia.

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