Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il ministro della Cultura Dario Franceschini hanno firmato il decreto che autorizza la conversione dell’ormai ex centrale a carbone della Spezia in un impianto a turbogas, come richiesto da Enel. Una notizia che era nell’aria da giorni e che era in qualche modo stata preparata dalle recenti e frequenti argomentazioni del ministro Cingolani rispetto alla necessità di sostenere la transizione verso le rinnovabili con la tecnologia del turbogas e di aumentare la produzione dai giacimenti nazionali.
“È espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto Sostituzione dell’unità a carbone esistente con nuova unità a gas presso la centrale termoelettrica della Spezia “Eugenio Montale”, localizzata nei Comuni della Spezia e di Arcola, proposto da Enel Produzione S.p.A., subordinata al rispetto delle condizioni ambientali di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5. 2”. È quanto si legge nell’esordio del dispositivo del decreto di approvazione. “Il progetto dovrà essere realizzato entro il termine di cinque anni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto sul sito internet del Ministero della transizione ecologica, trascorso il quale, fatta salva la facoltà di proroga su richiesta del proponente, la procedura di valutazione dell’impatto ambientale dovrà essere reiterata”, specifica l’atto, prima di sottolineare la necessità di rispettare le condizioni e le disposizioni poste a vario titolo dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Va, del ministero della Cultura, della Regione Liguria e dell’Istituto superiore di sanità.
Il prossimo passo dell’iter di autorizzazione sarà la conferenza dei servizi, un momento nel quale si prevede il tentativo di alzare barricate da parte degli enti locali, dal Comune della Spezia a quello di Arcola, sino alla Provincia e alla Regione.
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