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Dal centro storico

“Giovani, ubriachi e molesti. Disturbano noi che lavoriamo la sera e i nostri clienti”

Un esercente racconta: "Le forze dell'ordine ci sono e fanno il proprio lavoro ma appena le volanti si allontanano tutto ricomincia come in un loop infernale".

Alcolici

Gentile redazione,
Sono un commerciante del centro storico che lavora non lontano da Piazza del Bastione. Con fatica, io e un gruppo di amici abbiamo realizzato il sogno di aprire una nostra attività.
Lavoriamo in un settore particolare e ci possiamo permettere di restare aperti fino a tarda sera. Se non addirittura a notte inoltrata. Questo ci porta ad avere un osservatorio “privilegiato” su quello che accade in centro città, in particolare nell’area di Via Gioberti e Via Cavallotti.
Oltre ad alcuni fatti finiti alla ribalta della cronaca, ci sono anche altri piccoli episodi che purtroppo intaccano la nostra serenità, quella dei nostri clienti e di altre attività in zona. Per citarne uno: giovanissimi ubriachi che vengono facilmente alle mani e all’arrivo delle forze dell’ordine spariscono nel nulla. Non di rado alcune famiglie vengono a passare la serata con noi per provare qualche gioco da tavola oppure di carte.
E per primi abbiamo anche chiamato le forze dell’ordine che hanno fatto il loro dovere, peccato che appena le volanti fossero abbastanza lontane tutto ricominciava in una specie di loop infernale.
Per citare un esempio, una sera un gruppo di ragazzini in sella a uno scooter ha cominciato a girare, in zona pedonale, percorrendo l’ultimo tratto di Via Felice Cavallotti sfiorando gli esterni di un bar lì vicino e fare il giro completo della piazza, sbucando di nuovo dalla galleria. Immaginatevi una serie di giri a questo modo.
Non di rado troviamo sempre qua vicino una quantità indefinita di rifiuti, per non parlare dell’odore di urina che spesso ci accoglie il sabato mattina.
L’ultimo episodio risale a un paio di giorni fa. Lavoravamo la sera e d’un tratto abbiamo sentito una specie di boato dalle serrande. Un gruppo di ragazzini, erano palesemente ubriachi, batteva con violenza gli infissi.
Sono uscito e li ho invitati a smetterla. Chi vi scrive è un uomo adulto che certamente non vuole guai con la giustizia perché qualcuno beve troppo e diventa ingestibile. Ne è nato un breve battibecco, da parte loro sono cominciati gli insulti e sono quasi entrati in negozio, sbattendo la porta.
La situazione poteva diventare pericolosa e io stavo davvero perdendo la pazienza. Uno in particolare non accennava a calmarsi e ha assunto un atteggiamento di sfida ed è diventato sempre più aggressivo. Non ero solo. Io altre due persone abbiamo riportato la situazione alla calma e il gruppetto ha capito che con noi non avrebbe attaccato. Se ne sono andati.
Amiamo il nostro lavoro, rispettiamo quello degli altri. Ci piace meno non ricevere lo stesso trattamento, in particolare da chi, per puro diletto, disturba noi e gli altri o peggio qualcuno che non potrebbe difendersi.

Grazie per questo spazio
Un commerciante del centro

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