Elezioni del 3-4 ottobre

“Mio padre, Pertini e un programma che mette al centro l’ambiente”

Intervista ad Alberto Monticelli, candidato sindaco della lista Domani per Santo Stefano Magra.

Intervista ad Alberto Monticelli, candidato sindaco della lista Domani per Santo Stefano Magra (programma consultabile QUI).

Un giovane consigliere che, dopo un quinquennio di opposizione, si candida a sindaco. Cosa si porta dietro da questa prima esperienza amministrativa? Com’è maturata l’idea della candidatura?

Ho iniziato il mio percorso politico all’età di 25 anni entrando in consiglio comunale, trascinato dalla passione e dalla voglia di portare i miei profondi ideali per un sostanziale cambiamento all’interno della mia comunità. I cinque anni passati, seduto tra i banchi dell’opposizione, in un’assise così importante come il consiglio comunale di Santo Stefano di Magra, mi ha permesso di apprendere il meccanismo complesso della macchina comunale e delle diverse sfaccettature che la politica insegna. Ho imparato che la politica è fatta di dialogo e soprattutto di ascolto e questo ha fatto sì che portassi le problematiche dei miei concittadini attraverso ordini del giorno, interrogazioni, interpellanze, al cospetto del consiglio comunale stesso. L’idea dei candidarmi a sindaco è nata dopo una lunga riflessione, spinto dalla voglia di dare maggior spazio e vivibilità alla giovane comunità a cui appartengo. In questa competizione non vorrei che fosse un limite la mia giovane età, ma uno sprone per il cambiamento.

Lo scorso inverno, il cambio nome del gruppo, rinominato Domani e rilanciato nel segno della sensibilità ambientale. In che modo, in caso di rielezione, declinerà l’impegno sul fronte ambiente?

Il cambio di nome è stato un rafforzativo per far sì che la nostra battaglia per l’ambiente fosse messa in primo piano, dettata dalle battaglie e dai nostri ideali, in cui crediamo fermamente. Come fulcro del nostro programma elettorale ho voluto l’ambiente perché per tradizione e cultura, cresciuto nel rione la Macchia, ho partecipato a numerose battaglie ambientali. Sono fermamente contrario al biodigestore perché non è soluzione idonea per chiudere il ciclo dei rifiuti. Ricordiamoci che il biodigestore è solo la punta dell’iceberg delle problematiche ambientali che sono presenti nel nostro comune. Il nostro territorio ha già pagato abbastanza per gli errori commessi nel passato.

Quali sono le ragioni che hanno impedito al centrodestra di arrivare unito al voto?

È stata fatta una riunione ad alti livelli, con i rispettivi leader e non ci sono state le basi per una condivisione di ruoli e di programma. Il nostro è un indirizzo basato sull’ambiente sul quale abbiamo centrato il nostro programma elettorale. Le nostre idee serie e coscienti sul biodigestore sono condivise anche da Andrea Costa, sottosegretario alla Salute il quale, essendo stato consigliere regionale, e non in giunta, era favorevole alla chiusura al ciclo dei rifiuti, ma non al biodigestore. Purtroppo non potevamo scendere a compromessi nella coalizione ‘Uniti per Cambiare’, dove ci sono gruppi che hanno votato a favore del biodigestore, come Fratelli d’Italia e Cambiamo di Toti.

Una o più figure che per lei sono un riferimento politico, morale, culturale.

Mio padre, Adriano Monticelli: riconosco che la persona che sono diventata è merito dei suoi preziosi insegnamenti. Per me è stato un mentore per le sue battaglie ambientali nella nostra comunità e per l’essere sempre stata una persona onesta e trasparente. Mio padre mi ha trasmesso la passione e la voglia di combattere nei miei ideali rimanendo sempre fedele ai miei valori, come il rispetto degli altri e la libertà, ponendomi in un ascolto attivo anche verso chi ha una visione diversa dalla mia. Un altro riferimento è Sandro Pertini, ammiro la sua persona e il lavoro fatto per il nostro Paese. Ha dimostrato che prima del politico c’era una persona che teneva veramente al rapporto con la gente, cercando di esserle sempre vicino e presente. Voglio ricordare una frase celebre di Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

Cosa pensa di green pass e obbligo vaccinale?

Penso sia importante fare il possibile per combattere un nemico che, da quasi due anni, ha stravolto le nostre vite limitando la nostra libertà. Sull’obbligo vaccinale penso che si usi un termine inappropriato. Penso che si stia facendo il possibile per limitare i danni causati da un virus che ci ha colpito all’improvviso e per il quale non può esserci una strategia ben definita che possa mettere d’accordo tutti.

Se dovesse riassumere la sua candidatura con tre parole chiave, quali sceglierebbe?

Onestà intellettuale, ascolto e presenza.

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