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"pupa è qui con noi"

Villa Rezzola apre al pubblico, poi un restauro da 5 milioni

Il bene, lascito al Fai dalla contessa Maria Adele Carnevale Miniati, sarà visitabile nei fine settimana fino al 12 settembre.

Una corsa contro il tempo quella del Fai – Fondo ambiente italiano per aprire entro l’estate Villa Rezzola, a Pugliola, a soli otto mesi dal lascito testamentario della contessa Maria Adele ‘Pupa’ Carnevale Miniati. Villa Rezzola, cinquantaduesimo bene aperto al pubblico del catalogo Fai, sesto in Liguria, apre in anteprima e rimarrà regolarmente visitabile per tutta la stagione estiva durante i fine settimana. Da domani, venerdì 25 giugno, sarà possibile visitare una parte della casa e di una porzione del giardino. Immersa in un ampio giardino terrazzato e affacciata sul Golfo dei poeti, Villa Rezzola, costruita alla fine del Settecento su resti medievali, nei primi decenni del Novecento (1900-35) ha visto come proprietari i coniugi inglesi Cochrane, la cui impronta britannica è tuttora rintracciabile in alcuni dettagli architettonici e nello splendido giardino, dalla straordinaria varietà botanica. Il percorso di visita contemplerà una porzione del vasto giardino e alcuni ambienti della villa: attraversando l’atrio, da cui è visibile la biblioteca in stile tipicamente inglese, si entrerà nel salotto, da cui ci si potrà affacciare sulla sala da pranzo e sul salottino, per poi raggiungere la terrazza sul mare, con una vista mozzafiato; dalla terrazza si proseguirà quindi verso la parte accessibile del giardino. Per rendere possibile questa apertura eccezionale, il Fai ha realizzato una serie di interventi preliminari, facendo in primis ordine e pulizia, e ha iniziato a lavorare all’inventario dei beni mobili, circa 1.500 pezzi tra arredi, dipinti, stampe, tappeti, argenti, servizi di piatti, oggetti d’arte e di uso quotidiano. Si procederà quindi con le indagini, gli studi e i rilievi dello stato di conservazione del complesso architettonico, per approfondire la conoscenza del bene e programmarne i futuri restauri. Un complesso di interventi per realizzare i quali il Fondo dovrà raccogliere una somma tra i 4 e i 5 milioni di euro, come spiegato stamani alla conferenza stampa organizzata alla Villa dal vice presidente Fai, Marco Magnifico. Intanto c’è già un importante contributo da 500mila euro da parte di Deutsche Post Foundation, da anni al fianco della fondazione.

Il programma di restauri prenderà il via al termine del periodo di apertura estiva. Si procederà con l’allestimento degli ambienti per l’accoglienza dei visitatori e si progetteranno e realizzeranno gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, delle strutture del parco, il restauro degli elementi ammalorati. Le componenti architettoniche dei fabbricati verranno sottoposte a interventi di conservazione, per ripristinarne la funzionalità mantenendo la ‘patina nobile’ del tempo. Il recupero e il restauro paesaggistico del parco comporteranno non solo la manutenzione e la riqualificazione delle alberature, delle aiuole fiorite, dei manti erbosi e degli orti, ma anche il restauro della serra, dell’ombrario e del semenzaio, con l’obiettivo di ripristinarli alla loro funzione originaria, fondamentale per la gestione dell’ampio giardino. Particolare attenzione nella pianificazione di tutti gli interventi sarà dedicata alla sostenibilità ambientale, con il rifacimento degli impianti elettrici e termoidraulici, oramai obsolescenti, all’insegna di una razionalizzazione e del massimo efficientamento per il risparmio delle risorse energetiche. In quest’ottica si studierà lo storico sistema di regimentazione delle acque piovane e di captazione e raccolta delle risorgive che un tempo serviva ad approvvigionare la villa dell’acqua necessaria per irrigare e mantenere l’imponente giardino e per alimentare le fontane e i giochi d’acqua. Il recupero del giardino storico sarà progettato con la consulenza dell’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore del Fai.

“È molto importante non dire che la contessa non c’è più – ha affermato il vice presidente Magnifico dopo aver letto il toccante e sereno commiato al mondo della contessa Carnevale -. Il nostro comune amore per lei e per il suo gesto deve farci davvero pensare, e non è una frase fatta, che Pupa sia presente. Soltanto così conserveremo il carattere di questo bene, che non è un museo, ma sarà sempre la casa di Pupa. Aperta a tutto il mondo, soprattutto ai lericini, che qui, assieme alla contessa, dovranno sentirsi padroni di casa. Noi desideriamo non ci sia una cesura: questa non è un’inaugurazione, ma una continuazione, un’evoluzione. E imprese di questo tipo non si fanno se non in collaborazione con gli enti territoriali: primo il Comune, poi la Provincia, la Regione, dove andremo a battere cassa. E’ un lavoro che tutti insieme facciamo per la comunità, questo vorrei, signor sindaco, che lo dicesse al presidente della Provincia e poi lo diremo insieme al presidente Toti. Questa non è una villa del Fai, è una villa di Lerici, è la villa di Maria Adele Carnevale Miniati che diventa di tutti i lericini, di tutti gli italiani, ai quali chiediamo di iscriversi al Fai così contribuiranno con la loro iscrizione a dare un futuro al bene”. Un riferimento, naturalmente, alle ingenti somme necessarie per il ripristino della Rezzola. È quindi intervenuto il comandante Ubaldo Maggiani, esecutore testamentario della contessa: “Luoghi come questo emanano un senso di benessere e pace e c’è un filo conduttore di benevolenza che riguarda questa proprietà e il paese di Pugliola. Quando i Cochrane a fine Ottocento acquistarono la Villa, non era che un parallelepipedo. La allargarono, costruirono la torretta, impreziosirono il parco con nuove essenze. Ma fecero anche arrivare l’acqua corrente nelle case del paese, costruirono l’asilo e il lavatoio pubblico, insomma fecero del bene. Nel ’36 subentrò la contessa Carnevale, madre di Pupa, che dopo la guerra, arrivando da Roma, trovò la villa completamente svuotata e da lì cominciò il riallestimento. E fu alla fine degli anni Quaranta che, interpellata dalle istituzioni locali, sponsorizzò una gara ciclistica – organizzata poi fino a pochi anni fa dal lericino Raffaele Carro – per risollevare il morale della popolazione ancora affranta dalla guerra. In occasione della gara la villa veniva aperta al pubblico e si riempiva di corridori, giornalisti, curiosi. Ma non è stata la sola occasione di apertura: ogni primavera i bambini di Pugliola venivano invitati per una merenda in giardino e, se era il periodo pasquale, per l’occasione venivano nascoste uova di cioccolato nel giardino. Affidare il bene al Fai è stata una decisione felice visto il successo con cui opera in difesa delle bellezze del nostro Paese. Auguro al Fondo un buon lavoro con la speranza che il filo di benevolenza tra Villa Rezzola e la comunità non venga mai reciso”.

“Come sindaco sono onorato di avere il Fai nel territorio di Lerici, a noi mancava una realtà così importante come una struttura gestita dal Fondo ambiente italiano – ha affermato il sindaco, Leonardo Paoletti -. Oggi siamo ospiti della contessa, che ringrazio per tutte le volte che ha aperto la villa e il cuore ai lericini. .. ancora ricordo quando da bambino venivo a giocare nel parco. Queste mura e queste piante sono testimoni di momenti importanti della cultura e dell’adesione quotidiana a quello spirito che oggi vive anche nelle istituzioni europee. Nell’intimità di questo parco si guardava ben oltre, all’Europa unita, a un mondo di condivisione”. “Intraprendiamo un’avventura importante che impegnerà in modo significativo più enti territoriali – ha osservato l’assessore all’Ambiente, Claudia Gianstefani -. Il Comune di Lerici c’è ed è pronto a offrire tutto il supporto possibile per far vivere il bene”. Quindi Giulia Giorgi, vice sindaco della Spezia: “Al di là dell’indiscussa bellezza del luogo, ancora più importante è la storia che c’è dietro, la storia di chi ha vissuto a Villa Rezzola e ha voluto fosse un presidio sociale per la comunità. Soprattutto nei momenti difficili avere questi riferimenti riesce a dare speranza a chi è in difficoltà. E come Comune della Spezia vogliamo assolutamente essere partecipi del percorso che si apre oggi”.

L’apertura al pubblico del bene, al via domani, venerdì 25 giugno, fino a domenica 12 settembre, seguirà i seguenti orari: venerdì e sabato dalle 16.30 alle 20.30; domenica dalle 10.00 alle 13.00. Biglietti: intero 5 euro, ridotto (6-18 anni) 2 euro; studenti fino a 25 anni 3 euro; famiglia (2 adulti e figli 6/18 anni) 12 euro; ingresso gratuito per iscritti Fai, residenti nel comune di Lerici, bambini fino a 5 anni, Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, persone con disabilità con un accompagnatore. Le visite si terranno nel massimo rispetto delle normative anti contagio vigenti.

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