Era lo scorso 24 giugno quando Villa Rezzola, prestigioso bene lasciato al Fai dalla contessa Maria Adele Carnevale Miniati, apriva le porte ai visitatori per tutti i fine settimana estivi. E la risposta c’è stata eccome: oltre 3.600 visite, in tre mesi, con apertura allargata a un weekend in più – quello del 25-26 settembre – per quando dimezzato dall’allerta meteo, che ha reso necessario lo stop domenicale. Ora, andato questo significativo assaggio estivo, per la villa, situata a Pugliola, si apre la fase di un importante intervento conservativo volto, spiegano dal Fondo ambiente italiano, da un lato al restauro, dall’altro all’adeguamento del layout funzionale, per inserire i servizi di accoglienza e ampliare l’offerta per i visitatori, consentendo di rendere sostenibile la gestione del bene. In particolare, l’iter prevede di procedere con indagini preliminari e rilievi, consolidamenti e restauri localizzati degli elementi costruttivi della villa, restauro delle componenti architettoniche del parco, ammodernamento degli impianti, riqualificazione energetica e recupero del sistema idrico, riqualificazione botanica e valorizzazione delle aree verdi, progettazione e realizzazione locale accoglienza/biglietteria e negozio, servizi igienici. Un sostanzioso percorso per il sostegno economico al quale già lo scorso giugno il vice presidente Fai, Marco Magnifico, aveva fatto appello alle istituzioni e in generale a tutti coloro potenzialmente interessati a supportare l’intervento.
Cinquantaduesimo bene aperto al pubblico del catalogo Fai, sesto in Liguria, Villa Rezzola è immersa in un ampio giardino terrazzato e affacciata sul Golfo dei poeti. Costruita alla fine del Settecento su resti medievali, la residenza, nei primi decenni del Novecento (1900-35), ha visto come proprietari i coniugi inglesi Cochrane, la cui impronta britannica è tuttora rintracciabile in alcuni dettagli architettonici e nello splendido giardino, dalla straordinaria varietà botanica.
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