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Lavori per 730 giorni

Via al cantiere per gli ultimi argini bassi di Bocca di Magra

Iniziato l'intervento in località Pantalè che dopo la sosta estiva riprenderà a settembre. I lavori saranno effettuati dal fiume per non intralciare la viabilità. Giampedrone: "Chiudiamo ultimo tratto scoperto".

Apertura cantiere "Pantalè"

Dopo anni di attesa sono finalmente iniziati i lavori degli argini bassi in località “Pantalè” a Bocca di Magra. Si tratta del secondo stralcio funzionale degli interventi di messa in sicurezza idraulica del tratto focivo del Magra, che avrà un costo di quattro milioni e 450mila euro e una durata prevista di 730 giorni, comprese le sospensioni estive. Dopo questi primi giorni di lavori infatti il cantiere riprenderà a pieno regime dopo il 15 settembre evitando così di impattare sulla stagione turistica. Ma i lavori – affidati all’ati costituita da Consorzio Poliedro e l’impresa Flumar Srl dopo la convenzione fra Regione e Aipo – avranno un impatto ancora minore perché per la prima volta fornitura dei materiali, spostamento dei mezzi di cantiere e realizzazione di alcune opere, avverranno via fiume, senza conseguenze per la fruibilità della strada che conduce alla frazione.
“Con la giornata odierna – ha affermato l’assessore regionale Giampedrone – compiamo un nuovo e concreto passo verso la messa in sicurezza della foce del fiume Magra, un obiettivo che Regione Liguria ha sempre messo ai primi posti nelle sue linee di mandato. Per troppo tempo i residenti di Ameglia, Bocca di Magra e Fiumaretta hanno dovuto subire le piene del fiume, adesso possiamo affermare che, nonostante il complesso lavoro di progettazione, ci stiamo davvero avvicinando a questo importantissimo traguardo. Chiudiamo una partita iniziata nei primi anni Duemila andando a chiuere l’ultimo tratto amegliese rimasto scoperto. Un bel segnale per tutti”.
“Completare questo tratto di argine significa chiudere un tema enorme – ha sottolineato il sindaco De Ranieri – e lo facciamo grazie ad un iter che ha coinvolto tutti gli uffici che ringrazio per l’ottimo lavoro così come i tecnici del cantiere che hanno ottimamente circoscritto tutte le zone pericolose”. Infine l’ingegner Roberto Ferrarazzo, supporto alla direzione lavori: “L’impresa aggiudicataria ha dato una soluzione importante scegliendo di affrontare il cantiere dal fiume con un’area di stoccaggio sulla sponda di Fiumaretta. Questo non creerà problemi alla viabilità”.
L’intervento consiste nella realizzazione di arginature volte al contenimento della piena, per un periodo stimato in cento anni, in un tratto di circa 605 metri di sponda e comprende anche la ricostruzione delle banchine lungo fiume, previa infissione di palancole metalliche ed il rifacimento del percorso pedonale adiacente al muro arginale in progetto.

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