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Cronaca

Il grido delle associazioni ambientaliste in un incontro: "Basta Enel e carbone"

Import 2013

“Pur consapevoli che le richieste di integrazioni per l’Aia perseguono per loro natura obbiettivi inerenti la compatibilità ambientale delle emissioni prodotte e delle possibili mitigazioni di carattere impiantistico ad opera di Enel, non sviluppando alcuna valutazione circa la stima dei possibili danni sanitari per i nostri concittadini dovuti all’attività della centrale; preso atto che la politica degli enti territoriali presenti sia quella di ottenere un contenimento delle emissioni entro gli orientamenti ed i limiti di legge, non possiamo non sottolineare l’assoluta incongruità delle integrazioni prodotte da Enel e delle prescrizioni richieste laddove si vogliano rispettare gli impegni presi in passato da Enel e dal Comune nei confronti della città e laddove si pensi a tutelare la salute pubblica”. Così le Associazione Comitati Spezzini, Associazione Medici per l’Ambiente – Isde La Spezia, Italia Nostra La Spezia, Lipu La Spezia, Legambiente La Spezia, Wwf La Spezia, a seguito dell’incontro informativo del comune con le associazioni ambientaliste circa l’Autorizzazione Integrata Ambientale richiesta da Enel al vaglio della Commissione ministeriale. “Ricordiamo infatti le garanzie che erano state date in campagna elettorale circa la dismissione della centrale, al massimo entro il 2015, da parte del sindaco Federici. Niente di tutto questo nelle richieste dell’amministrazione in sede di commissione IPPC. dimenticandosi forse che negli ultimi anni la nostra centrale risulta ancora essere tra le più inquinanti a livello nazionale, con un ulteriore incremento rispetto al passato dell’esercizio della sezione a carbone rispetto a quelle a turbogas, con regimi transitori che comportano un peggioramento ulteriore dei picchi di inquinanti emessi. Ancor peggio quando si consideri che la nostra città ha incidenze di diverse malattie legate all’inquinamento assai maggiori rispetto alle altre province liguri e alle medie nazionali. Considerando che nella fase conclusiva dell’iter autorizzatorio il Sindaco, rivestendo il ruolo di massima autorità sanitaria del territorio, è tenuto ad emettere un parere sanitario e considerando che, al di là della concessione dell’AIA, il sindaco stesso può richiedere il riesame dell’autorizzazione stessa, le nostre associazioni concordano nel richiedere il mantenimento delle promesse fatte a suo tempo iniziando dall’ abbandono dell’uso di carbone ed oli quali combustibili. Sottolineiamo che in termini di esigenze produttive questa richiesta è oltremodo solvibile visto che la produzione di energia elettrica è assolutamente eccedente le richieste sia a livello regionale che nazionale e considerando che la nostra centrale ha funzione puramente strategica nelle situazioni “di punta”. Le nostre associazioni si impegnano quindi, in queste ultime battute dell’iter autorizzatorio, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla chiara esigenza di dire Basta Enel, basta carbone!”
A questo proposito si terrà Martedì 28 Giugno alle 17 presso la Sala della Provincia, un incontro dal tema “verso l’ Autorizzazione Integrata Ambientale per la Centrale Enel della Spezia: ancora carbone per il nostro territorio?”. Interverranno Massimo Scalia, docente di Fisica dell’ Universita’ di Roma, Giovanni Ghirga, resp. U.O. Pediatrica di Civitavecchia, coord. naz. Medici per l’Ambiente, Marco Grondacci, esperto di diritto ambientale, presente anche la delegazione di “Uniti Per La Salute” – associazione onlus di Savona.

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