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Come in "gomorra"

Quattro chili di ‘coca’ nascosti da una ribaltina del porta targa

Scaltro e mai fuori dalle righe, un 35enne gestiva un traffico monstre fra Spezia e Massa Carrara. I box a Milano servivano da centro di smistamento. In una delle case perquisite trovata una macchina per contare i soldi. Sequestro da 2 milioni.

Un’attività lampo e un sistema di occultamento ispirato alla serie-culto “Gomorra”. Un’indagine che ha richiesto una buona dose di costanza da parte degli agenti della Polizia di Stato che, riavvolgendo il nastro dall’inizio, sono letteralmente partiti dal nulla: una segnalazione confidenziale su cui si è dovuto lavorare parecchio fino al maxi sequestro di cocaina ed hashish eseguito tra il 7 e l’8 maggio dalla Squadra Mobile della Questura della Spezia, con la collaborazione di quelle delle Questure di Milano, Massa-Carrara e Monza Brianza, con l’arresto di un corriere attivo tra il capoluogo di regione della lombardo e la zona a cavallo tra le province della Spezia e Massa Carrara. Al termine di questa prima fase di indagine sono stati sequestrati un totale di 22 chilogrammi di stupefacenti tra hashish e cocaina.

Droga, denaro e autovetture. Il trasporto degli stupefacenti attraverso doppi fondi sulle auto. L’indagine è partita un mese fa su una pista con pochi indizi: il mirino dei poliziotti si era soffermato su un cittadino di nazionalità magrebina che frequentava le province della Spezia e Massa Carrara su un Volkswagen Golf di colore nero. E’ stato identificato e quell’episodio ha dato origine alla laboriosa inchiesta. Sono scattati i pedinamenti, non senza difficoltà, incrociati con i dati del gps. Da ulteriori accertamenti è emerso che il magrebino viveva praticamente in auto. Non sempre la stessa, anzi le cambiava con una certa frequenza. Una frequenza sospetta secondo gli agenti guidati dal dottor Girolamo Ascione, vice questore aggiunto e capo della Squadra Mobile spezzina: un comportamento aggravato dal fatto che l’uomo risultava vivere senza lavoro ma con una sbalorditiva disponibilità economica. Era il profilo perfetto di un corriere della droga e le sue attività portavano a pensare che si trattasse di un elemento ben inserito nel traffico di droga. In particolare a Milano dove si recava spesso.

L’epilogo dell’intricata vicenda è arrivato l’altra notte quando il personaggio è stato fermato a Massa dove lo aspettava il fratello, risultato poi estraneo ai fatti. In quella circostanza ha cominciato a fare strani percorsi con l’auto per poi dirigersi a piedi verso un’abitazione. I poliziotti lo stavano seguendo e in quel preciso istante sono usciti allo scoperto per eseguire un controllo documentale. L’uomo e il veicolo sono stati portati in Questura ma con parecchie difficoltà si è riusciti a far saltar fuori il bottino. L’auto è stata sventrata e la soluzione dell’arcano mistero è stata possibile grazie ad un dettaglio fondamentale: la presenza nell’abitacolo di un cavo non cablato. Quel cavo portava al retro e azionava un meccanismo che attivava una ribaltina del porta targa. Sì apriva così un vano del paraurti dove sono stati trovati quattro chilogrammi di cocaina ancora da tagliare e tanto, tantissimo denaro: ben 35mila euro. È scattato immediatamente l’arresto in collaborazione con i colleghi della Questura di Massa.

L’uomo è oggi rinchiuso nella casa circondariale della città apuana. Nelle sue disponibilità anche delle chiavi, alcuni cellulari, tutto quanto sequestrato ma che faceva pensare ad altro. Al momento del fermo sono state rintracciate due auto delle quali si era servito: la Golf di cui si è detto e una Nissan Note. All’appello mancava però ancora una Volkswagen Touran. L’indagine ha permesso anche di individuare a Carugate, nel milanese, uno stabile con due box che si aprivano, guarda caso, con una delle chiavi sequestrate al magrebino. In un dei due box sono stati trovati altri undici chilogrammi di droga, nell’altro è spuntata proprio la Touran. Sotto al pianale dell’auto c’erano due vani che nascondevano altri otto panetti di cocaina e altri 10mila euro.

Facile intuire che quello concretizzato stamane è un sequestro di dimensioni importanti. L’attività ha permesso di togliere dal mercato una ventina di chili fra cocaina e hashish, che peraltro risultava confezionato e protetto con un dentifricio che potesse sviare dal punto di vista olfattivo il lavoro dei cani poliziotti. Durante la conferenza stampa, il dirigente della Squadra Mobile Ascione ha chiarito: “Questo giro poteva fruttare fino a due milioni di euro per quanto riguarda la cocaina che può essere venduta fino a 100 euro al grammo. L’arrestato ha trascorsi in Spagna, notoriamente uno dei principali canali per l’hashish e della cocaina. È un personaggio che ha sempre vissuto in quel paese nel quale aveva il permesso di soggiorno. L’arrestato è un 35enne che si è sempre dimostrato particolarmente scaltro, mai fuori dalle righe”. E pensare che in una delle abitazioni perquisite è stata trovata perfino una macchinetta per contare i soldi: ulteriore dimostrazione che il giro fosse particolarmente avviato.

C.Alf.

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