Ce ne sono stati anche di più precoci di esordienti rispetto a Nicholas Pierini. Ragazzi che hanno rotto il ghiaccio subito alla prima occasione, spesso chiamati in campo in corsa e premiati da quell’incoscienza che non può che accompagnare chi si gioca per la prima volta la pagnotta calcistica dei tre punti con gli adulti. Nessuno però ha segnato una doppietta con la prima maglia da titolare sulle spalle e un mezzo tempo da riserva alla prima in campionato. L’ala del Sassuolo ha indovinato la giornata dei sogni a 20 anni e un mese circa, una trentina di giri di lancette di serie B come background.
Ma di prime volte spettacolari se ne sono viste parecchie in questi anni. Quella di Niko Datkovic per esempio, che ci aveva messo 11 minuti prima di andare in gol in campionato da debuttante. Stacco imperioso di testa in uno Spezia-Crotone del 2014, lui che era entrato al 35esimo al posto di Schiattarella e nel primo minuto di recupero aveva già trovato la rete. Piuttosto difficile fare meglio, a meno che non ti chiami Ezequiel Henty e Giovanni Stroppa non ti butti in campo nel quarto d’ora finale a Terni. I padroni di casa spingono forte sull’1-1, a te arriva un unico pallone con cui corri verso la porta e poi fiondi di potenza nel sacco. Nove minuti da quando ha messo i tacchetti in campo a quando hai deciso la partita.
Poi c’è Mario Situm, che Nenad Bjelica mette centravanti per necessità contro il Perugia capolista. Quello lo ripaga segnando di testa dopo 14 minuti dall’inizio della partita, dopo che dal piede di Brezovec era partito un invito a nozze. C’è da dire che Samuele Mulattieri ce ne ha messi quaranta di minuti a segnare lo scorso campionato, ma di anni ne aveva 17 e mezzo o poco più a Pescara quel giorno. Un dato che sarà dura battere anche in futuro. Venti anni e 21 giorni aveva contato il calendario infine per Luca Vignali, altro esordiente da sogno: gol alla prima occasione da titolare contro la Salernitana il 1° febbraio 2016. Con la sua maglia, nel suo stadio e sotto la sua curva.
