LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Cronaca

All’Einaudi-Chiodo si studia con l’Ipad

L'istituto professionale spezzino è la prima scuola al mondo a ordinare 420 tablet all'azienda di Cupertino. (FOTOGALLERY)

Via alla Spezia alla prima scuola 2.0. Da domani 320 studenti e cento insegnanti dell’istituto Einaudi-Chiodo vedranno alleggerirsi zaini e borse e inizieranno fare annotazioni sul loro Ipad, invece che sui tradizionali libri di testo. La scuola spezzina, infatti, per prima al mondo ha ordinato alla Apple di Cupertino centinaia di tablet (una scuola californiana ha fatto domanda per 400 articoli), che saranno consegnati a noleggio a tutti gli alunni che ne hanno fatto richiesta, aderendo alla prima fase del progetto di innovazione tecnologica multimediale ‘E’ il tempo delle mele’.
Cento Ipad, come detto, saranno subito messi a disposizione dei docenti, gli altri andranno agli studenti e alle loro famiglie, mentre per gli altri alunni che li richiederanno (sono 870 gli iscritti all’istituto professionale) i tablet arriveranno nel giro dei prossimi quattro mesi.

Si tratta di Ipad 2, modello base, 16 giga di memoria e connessione wi-fi. Strumenti abbondantemente sufficienti a svolgere la funzione di supporto per lo studio e che le famiglie noleggeranno al costo di 13 euro al mese, potendoli consegnare ai figli per tutta la durata dell’anno. All’interno delle due sedi dell’istituto professionale, quella di Via La Marmora e quella di Via XX settembre, la connessione wi-fi sarà garantita da due linee adsl dedicate, una per gli insegnanti, l’altra per gli alunni.

Simbolicamente questa mattina il preside Generoso Cardinale ha consegnato i primi Ipad alla studentessa più giovane dell’istituto e al professore con più anni di servizio all’Einaudi-Chiodo, Tiziano Cioni.
“Per mettere in atto questo progetto – ha dichiarato il preside Cardinale, promotore dell’iniziativa – ci siamo interfacciati direttamente con Cupertino per cercare l’azienda che propone i migliori strumenti per education in institution. Così ora possiamo proporre a docenti e alunni tutto il necessario per innovare la scuola, come richiesto dal ministero, e per aumentare le loro possibilità di insegnamento e di apprendimento. Per noi questo è un grande momento: la tecnologia non andrà a sostituire le competenze del corpo docente e gli obblighi dei ragazzi. Anzi, con questi Ipad si potrà arricchire e semplificare la vita scolastica, anche nei confronti delle famiglie, a cominciare dai registri online (dove saranno consultabili presenze, voti e segnalazioni)”.
Le ricerche illustrate nel corso della presentazione dell’avvio del progetto parlano di un aumento della produttività, grazie anche alla facilità di utilizzo delle applicazioni (per i docenti si segnala iBooks author, che consente di creare il proprio libro di testo per gli allievi) e alla possibilità di consultare ovunque i propri libri di testo, in formato digitale. Volumi che, oltre ad essere infinitamente più leggeri sulle spalle, lo sono anche per il portafogli dei genitori, visto che per legge un ebook scolastico costa la metà del corrispettivo cartaceo. Le materie nelle quali si è riscontrato un beneficio maggiore sono l’inglese, la matematica e le scienze.

Il prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani, ha commentato l’iniziativa dicendo che si tratta di un “esperimento da seguire con attenzione, che segue le linee programmatiche del governo e che viaggia sulla creazione di nuovi modelli di conoscenza”.
Molto soddisfatto anche il sindaco Massimo Federici. “Sono orgoglioso che un progetto come questo prenda vita nella nostra città e sono ancora più felice perché è stato proposto in una scuola come l’Einaudi-Chiodo – ha detto il primo cittadino – dove tra tutte le classi sociali c’è un’altissima presenza di figli di quelle popolari. E’ importante, da un punto di vista sociale, dare loro una situazione di vantaggio, soprattutto in un contesto generale di crisi. Come amministrazione sul fronte informatico abbiamo investito 600mila euro per realizzare due anelli di banda larga e cerchiamo di incentivare quotidianamente le scienze, la tecnologia e la ricerca”.
“Come si esce dalle crisi? Con grandi idee – ha spiegato l’assessore ai Servizi educativi Diego Del Prato – e questa iniziativa è figlia di una grande idea. Se poi dalla California ci dicono che siamo bravi…”.

Più informazioni