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Una nuova segreteria per Emodinamica al Sant’Andrea

Nuova donazione per il nosocomio spezzino. Ogni anni vengono condotti 100 interventi urgenti, almeno 600 quelli programmati.

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La generosità produce benessere. La dimostrazione arriva dall’ospedale Sant’Andrea che d’ora in avanti avrà un ufficio di segreteria per il reparto di Emodinamica grazie alla donazione dell’associazione “La Spezia cuore” e di quella liberale della “Dottor Andrea Laviosa Onlus”. La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina in ospedale e sono stati illustrati anche i progetti degli anni passati.
“Il dottor Carlo Laviosa – ha detto il professor Mazzotta di Cardiologia – è un assoluto benefattore, con la donazione degli arredi garantiamo alle famiglie dei malati un servizio in più e questo permette che anche il nostro lavoro ne risenta in positivo”.
Il primario di Emodinamica Tonelli ha aggiunto: “Il nostro è un lavoro particolare, difficile e sapere che c’è questo strumento in più ci aiuta molto. Non solo, all’interno dell’ufficio si potranno svolgere ulteriori pratiche burocratiche che contribuiscono a migliorare il servizio”.

Presenti all’illustrazione i membri di La Spezia Cuore con il presidente Scardigli e lo stesso Carlo Laviosa. Ogni anno La Spezia cuore, grazie al 5×1000, cerca di donare qualcosa all’ospedale. E quest’anno è riuscita a raccogliere 3.700 euro. Ma la generosità dell’associazione nel 2015 ha permesso di far dotare l’ospedale un particolare macchinario, lo Straboard che per l’emodinamica fornisce una migliore operatività negli interventi diagnostici ed interventistici trans- radiali.
“Anche quello è stato un aiuto davvero concreto – ha aggiunto Tonelli -. Alla Spezia ogni anno come Emodinamica portiamo a termine 100 interventi urgenti e almeno 600 programmati”.
“E’ nello spirito dell’associazione – ha aggiunto Pier Gino Scardigli – portare avanti iniziative come queste. Ed era anche nei nostri scopi sostenere le attività di Cardiologia ed Emodinamica. Due reltà che mettono la Spezia tra le eccellenze italiane”.

“Queste iniziative filantropiche – ha concluso poi il Carlo Laviosa – sono importanti e fondamentali. Da questo punto di vista la mia famiglia ha sempre cercato di fare il possibile, ed è per questo che bisogna imparare ad educare anche i nostri giovani. Ed è giusto impegnarsi anche per chi non ne ha la possibilità. Perchè chi ha disponibilità riesce a permettersi le cure migliori e chi invece non può deve rimanere indietro? Noi facciamo il possibile nel limite delle nostre disponibilità”.

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