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Biotestamento, l’orgoglio del circolo Uaar

Intervento del coordinatore Cesare Bisleri.

Alcuni membri della Uaar in manifestazione

Sono passati cinque anni da quando al Palazzaccio della Cassazione, fu depositata una proposta di legge di iniziativa popolare, sul rifiuto dei trattamenti sanitari e la liceità dell’eutanasia.
L’iniziativa fu lanciata in occasione del sesto anniversario della morte di Piergiorgio Welby, promotrice l’Associazione Luca Coscioni, insieme a Exit e all’Uaar. Al tavolo, quel giorno, a rappresentare l’Uaar c’era Stefano Incani, oggi segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.
Ora, il Biotestamento sarà legge.

Da allora la nostra associazione è stata sempre impegnata in questa grande battaglia di civiltà ogni giorno, con tante iniziative su tutto il territorio italiano.

Con i soci Uaar della provincia della Spezia, ancor prima della costituzione del circolo, già dall’estate 2013 iniziammo a contribuire a questa campagna di sensibilizzazione, effettuando stand informativi, raccolte firme, fino alle recenti iniziative con aggiornamenti sul lungo iter burocratico sulle discussioni in Parlamento e Senato.

Tutti noi non potremo mai dimenticare le tante firme raccolte, le chiacchierate con la gente che si fermava ai nostri stand, le persone preoccupate e indignate per l’indifferenza politica verso un tema così importante, i numerosi passanti che alla vista del nostro gazebo, appena individuato l’argomento trattato, si avvicinavano decisi al tavolo con la domanda: “ditemi dove devo firmare”, o tutte quelle persone uscita appositamente di casa per venire a dare il proprio contributo e aggiungere la propria voce.

Non potremo che ricordare con grande affetto, ammirazione e commozione il caro Max Fanelli, cittadino senigalliese malato di SLA, che non si è risparmiato mai un momento e fino al suo ultimo respiro ha voluto regalare la sua sofferenza a questa battaglia di civiltà. È come se fosse stato fisicamente presente ad ogni nostro stand.

Quante firme e quanti selfie abbiamo raccolto sotto lo slogan “io sto con Max”, ognuna di esse dava un filo di speranza in più e compensava le poche facce burbere che anche sgarbatamente evitavano persino di incrociare lo sguardo o anche soltanto di ritirare un volantino informativo.
Oggi Max sarebbe stato davvero felice di questo risultato che non ha fatto in tempo a vedere.

Oggi è senz’altro, per tutti noi attivisti, un momento di gioia e di commozione per questa conquista e questo importante passo avanti, ma è soprattutto una vittoria per tutti i cittadini italiani.
Finalmente, oggi, possiamo dire che la possibilità di decidere sulla propria vita è diventata una realtà, per tutti.

Ovviamente, il lavoro da fare sarà ancora lungo. Ora va fatta informazione ed è opportuno e doveroso organizzare iniziative per informare sulle differenze tra il c.d. testamento biologico, l’eutanasia ed il suicidio assistito; una campagna informativa su alimentazione e idratazione. Insomma, c’è da far capire alle persone cosa , effettivamente, possono scegliere.
Ci sarà anche da fare i conti con il troppo facile boicottaggio attuato con l’obiezione di coscienza, i cui danni ed effetti ben conosciamo. Ma non ci arrenderemo.

Come coordinatore del circolo Uaar della Spezia, sono veramente orgoglioso di appartenere a questa associazione e ringrazio tutti i soci che in questi anni hanno collaborato e partecipato ad una efficace azione sul territorio, condividendo anche momenti impegnativi ed appassionati , abbiamo tutti contribuito concretamente a questo importante risultato, al quale brinderemo al prossimo ultimo incontro di questo 2017: mercoledì 20 dicembre, alle ore 18.00, con tutti i cittadini che vorranno raggiungerci presso il centro sociale A.Barontini di Sarzana, in occasione della serata: “Balle di Natale e Bollicine Uaar”.

Cesare Bisleri (coordinatore circolo Uaar della Spezia)

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