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Cultura e Spettacolo

I francesi scelgono la Liguria.

In aumento il turismo francese sulle nostre coste.

Aumentano i turisti francesi che scelgono la Liguria per trascorrere le loro vacanze e diminuiscono, con eccezione delle Cinque Terre, le presenze di americani e inglesi. Per quanto riguarda le strutture ricettive, crescono agriturismi e bed & breakfast, mentre perdono terreno i classici alberghi.
Il 2002 e gran parte del 2003 rappresentano un periodo in chiaroscuro per il turismo ligure, come emerge dai numeri dell’ Annuario statistico regionale, messo a punto da Regione, Istat e Unioncamere Liguri, che lo hanno presentato nei giorni scorsi. La hit parade dei turisti stranieri vede in testa la Germania, seguita da Francia, Stati Uniti, Svizzera e Gran Bretagna. Gli arrivi dalla Francia, in particolare, sono aumentati del 16% dal 2001 a oggi. Ma cosa offre la Liguria ai turisti che la scelgono per trascorrere le ferie? Oltre a un paesaggio straordinario stretto tra mare e montagne, ad acque ancora abbastanza pulite e un entroterra ancora integro, ci sono anche la tranquillità, una discreta qualità dell’aria e una certa vivibilità. Le cifre tratteggiano una regione sempre più vecchia e spopolata: il censimento del 2001 parla di 1.571.783 abitanti, 104.499 in meno rispetto al ’91. Il tasso di natalita’ è inferiore a quello nazionale (7 per mille rispetto al 9,4 per mille nazionale), mentre quello di mortalità è superiore (13,6 per mille, contro 9,8 per mille). Gli over 65 rappresentano il 25% della popolazione, mentre la fascia dagli 0 ai 19 anni è pari al 14,1%. Ad innalzare l’età media, specie nei mesi invernali, contribuiscono i tanti anziani che scelgono di trascorrere in riviera i mesi più freddi. Infine la vivibilità e l’ambiente. La città più sicura è La Spezia, seguono Genova, Imperia e Savona, provincia con il maggior quoziente di criminalità. Per quanto riguarda l’ambiente, le 61 centraline delle reti provinciali e dell’Enel evidenziano un buono stato di salute dell’aria. Una grave minaccia invece è rappresentata dagli incendi: nel 2002 sono stati 411, l’81% dei quali di origine dolosa, e hanno mandato in fumo 3.067 ettari di superficie boschiva. Al palo anche la raccolta differenziata dei rifiuti: la percentuale della Liguria è del 12,6% contro la media nazionale del 16,3%

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