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I ringraziamenti

Tedeschi saluta: "Cinque anni di battaglie nella totale sopportazione della Regione che mi aveva indicato"

Finito il mandato: "Molto soddisfatto del lavoro svolto, siamo riusciti a sconfiggere chi voleva mano libera sul territorio".

Pietro Tedeschi

Da ieri Pietro Tedeschi non è più commissario del Parco. E’ infatti giunto il decreto che ufficializza l’investitura a presidente della biologa Eleonora Landini, già istruttore tecnico del settore Ambiente in Provincia. L’ex presidente ha tirato brevemente le somme aprendo la conferenza stampa di ieri, lasciando poi un messaggio anche sul suo profilo Facebook. “Sono stati cinque anni molto intensi ed impegnativi, sia dal punto di vista politico che di gestione pratica – ha scritto -. Sono comunque molto soddisfatto del lavoro svolto, lavoro volontaristico, che mi ha impegnato in forti battaglie e scontri per garantire la sopravvivenza dell’ente, nella totale sopportazione della Regione che mi aveva indicato”.

“Con il sostegno della società civile, delle associazioni e di una parte della politica – prosegue Tedeschi – siamo riusciti a sconfiggere chi voleva mano libera sul territorio, abolendo il Parco, e posso garantire che la platea degli abrogazionisti era molto ampia e variegata. Ma il Parco c’è e deve guardare al futuro, ed è con questo auspicio che faccio i migliori auguri di buon lavoro alla nuova presidente ed al direttivo che da oggi è ufficialmente insediato. Un ringraziamento particolare al direttore ed a tutte le maestranze del Parco ed alla struttura del Cea e alle guardie volontarie che hanno fatto un ottimo lavoro anche in momenti difficili.
Personalmente un forte ringraziamento all’architetto Roberto Nastri, che mi è stato di grande aiuto con idee e proposte. Infine un caro saluto al sindaco Canata, presidente della Comunità del Parco, e anche al suo predecessore Riccardo Barotti, che mi hanno sostenuto in momenti particolarmente difficili. Mi sarò certamente dimenticato di qualcuno e quindi un caro saluto a tutti. W il Parco di Montemarcello, Magra e Vara”.