- Salve,
come è possibile alla luce delle nuove restrizioni emanate dalla nostra Regione continuare e non sospendere le attività sportive amatoriali mettendo a rischio la salute di molte persone?
Porto alcuni esempi su situazioni reali; come possono le Società dilettantistiche di calcio garantire che, durante lo svolgimento delle attività di allenamento o in partite ufficiali ci sia il distanziamento di un metro tra tutte le persone coinvolte, considerando che non è possibile giocare con una mascherina (che dovrebbe essere obbligatoria sempre a La Spezia in questo momento) o durante le docce? nel territorio spezzino solo 3 campi possono garantire gli spazi necessari per le attività di cambio e doccia ma come mai la Federazione fa finta di nulla? Perché i protocolli per le società professionistiche prevedono tamponi per evitare positivi asintomatici mentre nei dilettanti si può giocare senza problemi "sperando" che le persone non lo siano, cosa succederebbe se così non fosse?
altro esempio sono i tornei amatoriali che continuano: come è possibile garantire il rispetto di tutte le regole se ci si deve cambiare in 10 in un spogliatoio senza distanziamento o senza ad esempio il controllo della temperatura? Perché se si fa presente agli organizzatori che una squadra vuole tutelare la propria famiglia e quella degli altri l'unica risposta è: il torneo va avanti, la vostra squadra perderà a tavolino?
Penso sia il momento che tutti facciamo un passo indietro e prendiamo responsabilità di quello che ci circonda senza chiudere gli occhi sempre e andare avanti come muli.
Grazie,
Davide Romeo