- Concordo in pieno e condivido quanto affermato dall’onorevole. Andrea Orlando riguardo l'Aia della centrale Enel del 2013. Lo posso tranquillamente affermare in quanto partecipai all‘incontro presso il Ministero dell’ambiente da assessore al patrimonio del comune di Arcola, a cui fra gli altri parteciparono l’allora sindaco della Spezia Massimo Federici e l’allora Presidente della Provincia Marino Fiasella. Va ricordato che proprio durante quell’incontro furono compiuti tutti i passi che hanno portato all’abbandono del carbone da parte della centrale "Eugenio Montale". E a programmare la chiusura della centrale nel 2021.
Ed è sacrosanto quando Andrea Orlando dice che “se l'Aia non fosse stata rilasciata nel 2013 e non fossero per la prima volta messi dei vincoli, Enel avrebbe continuato a bruciare carbone in deroga". Quel documento fu un lavoro fatto in sinergia fra i due comuni dov'è collocata la centrale e la Provincia. Fu proprio in quell’occasione che si diede voce alla volontà dei cittadini di cambiare registro e di porre all’Enel delle condizioni chiare e irremovibili per il rilascio dell'Aia stessa. Oggi mi permetto di dire che siamo a un punto di svolta, dopo il carbone dobbiamo dire un secco no alla riconversione a gas della centrale, avere il coraggio e la capacità di guardare oltre e di ridisegnare un futuro per l’area che grazie alla posizione, alle infrastrutture e alla vicinanza al porto ha pochi eguali in tutto il territorio nazionale.
Bisogna ridisegnare un futuro per quelle aree che tenga presente sia l’aspetto del lavoro, sia l’aspetto ambientale. Siamo a un punto di svolta da cui non si può tornare indietro. Dalla riconversione delle aree della centrale può ripartire lo sviluppo economico di tutta provincia.
Giuseppe Mori
Membro direzione provinciale Pd