- Buongiorno,
giusto stamane leggevo su Facebook il post di un’amica che si lamenta dell’impossibilità di prenotare visite mediche specialistiche, cosa che la obbliga a ricorrere alla sanità privata. Questo è un problema di troppi, anche mio. Una visita specialistica che il medico curante ha etichettato nell’impegnativa come eseguibile in 72 ore, non è processabile. In via 24 Maggio non si riesce a contattare l’amministrazione; il numero verde regionale, quando risponde, ti indirizza al reparto che dichiara la sua incompetenza. Richiamato il numero verde, l’operatrice suggerisce di andare al pronto soccorso. Ma non ci hanno ripetuto più volte che non va affollato e che la richiesta d’assistenza va filtrata attraverso il medico curante? A volte pare proprio che la necessità di contenere il contagio sia solo un alibi intervenuto al momento
giusto.
Resta il nodo politico: sanità pubblica o privata? Dico politico, non partitico perché questa situazione è figlia di tanti genitori. La difficoltà ad accedere alla prenotazione è storia vecchia. Delle quattro, la nostra Provincia è quella che ha minori finanziamenti rispetto anche alle meno popolate, ma viene il sospetto che le tasse (Irpef e addizionale regionale) che non possiamo evadere, servano soprattutto a pagare gli stipendi al personale sanitario ed amministrativo: in barba all’articolo 32 della Suprema Carta. Non denuncio un problema sconosciuto. Questa è, purtroppo, cosa ben nota a tutti ma chi ha ricevuto l’incarico di amministrarci sembra non se ne accorga sì che ogni ipotesi al riguardo è più che lecita.
S. D. F.