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Lettere a cds

"Io sono tra quelle persone che si muovono con altri mezzi ma ci sono code ovunque"

Una lettrice da Ceparana al sindaco racconta l'odissea quotidiana per raggiungere il capoluogo.

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Buonasera,

ho appena letto questo articolo questo link e questa parte della risposta del sindaco in particolare mi ha lasciata sconcertata: “L’80% è la capienza massima della normativa e si sta rispettando ma ripeto vale tutto e il contrario di tutto: se le linee guida sono queste, la gente deve da una parte informarsi o se ha paura, piuttosto che vivere con le ansie eccessive, muoversi altri mezzi“. Convengo con il sindaco sul fatto che valga tutto e il contrario di tutto, perché da un lato ci dicono (e con ragione!) di osservare il distanziamento sociale e dall’altro diventa legale essere su un autobus con altre 59 persone.
Io sono tra quelle persone che ha scelto di muoversi con altri mezzi. In particolare, ho scelto di accompagnare in città mio figlio che quest’anno ha iniziato la prima superiore all’Itc Fossati. Con rammarico! Perché l’inizio delle superiori ha sempre segnato anche una svolta sul fronte dell’autonomia dei ragazzi, ma francamente finché posso preferisco evitare che usi quegli autobus stracarichi.

Problema: noi viviamo a Ceparana. Ieri mattina siamo partiti da casa alle 7.15, per arrivare al Fossati 45 minuti dopo grazie alle code incontrate lungo il percorso (attorno alle 12 bastano poco meno di 20 minuti per lo stesso tragitto). La prima era già qui in paese, proveniente da Albiano fino al bivio per la Ripa a Bottagna, la seconda ci aspettava tra le curve di Buonviaggio. Al ritorno mi sono accorta che la coda verso La Spezia si era ulteriormente allungata: alle 8.15 iniziava dal negozio di mobili Masella per finire al semaforo di Migliarina. Non voglio immaginare cosa potrebbe succedere il giorno in cui dovesse esserci un’ambulanza a dover passare di lì a quell’ora.

Ora, io posso anche provare strade alternative (come la Valdurasca che ho fatto stamattina mettendoci meno tempo nonostante sia in pratica andata dall’altra parte della città e tornata indietro) ma gli autobus no. E il risultato è che moltissimi ragazzi arrivano in ritardo a scuola. Ritardo che aumenta se non devono raggiungere il Fossati ma ad esempio il Pacinotti, dall’altra parte della città.

Se dobbiamo spostarci con altri mezzi bisogna essere messi nella condizione di farlo e chi decide di prendere un autobus o si trova costretto a farlo bisogna che riceva un servizio decente. La viabilità della nostra zona era già al limite a causa di tutte le problematiche legate alla Ripa, ma con il crollo del ponte di Albiano è diventata davvero insostenibile. Francamente, l’invito del sindaco a muoversi con altri mezzi mi ha ricordato immediatamente la celebre frase attribuita alla regina Maria Antonietta “Se non hanno più pane, che mangino brioches”. Il sindaco potrà dire che lui non c’entra con la viabilità extraurbana e l’Atc replicare che non è colpa sua se ci sono tante auto in coda, ma questa è la situazione e servono soluzioni. Grazie a voi di Cittadellaspezia se vorrete mantenere alta l’attenzione sulla situazione della viabilità di questa zona perché è davvero allucinante.

Buon lavoro!

Lettera firmata