- Siamo ragazzi, buona parte di noi neodiplomati, abbiamo superato l’esame di maturità; altri compagni sono venuti qui dopo aver percorso altre strade, altri studi che si sono dimostrati “sbagliati”, altri ancora hanno tenuto duro perdendo anche diversi anni pur di riuscire a entrare in questo Corso di Laurea in Fisioterapia e realizzare il proprio sogno.
Siamo ragazzi e rappresentiamo il futuro a detta di molti, rappresentiamo le speranze dei nostri genitori e anche dei nostri nonni. Siamo ragazzi figli di periodi duri e difficili e molti di noi sperano di concludere gli studi nell’arco dei 3 anni per poter lavorare, perché sì, questo è uno dei pochi corsi che garantisce un lavoro, e un bel lavoro! perché sì, non sono tante le famiglie che si possono permettere figli che studiano: tasse costose, libri costosi, abbonamenti ferroviari e bus. Purtroppo non tutti gli studenti hanno l’opportunità di spostarsi per motivi economici e familiari e la presenza di questo polo ha dato e darebbe ancora a molte persone la possibilità di studiare e formarsi professionalmente.
Non è da sottovalutare inoltre la posizione strategica del polo di La Spezia, crocevia importante tra l’estremo levante ligure, Toscana ed Emilia Romagna. Privando il nostro territorio di questa struttura si andrebbe inevitabilmente a ridurre le opportunità formative e lavorative a giovani spezzini e non solo, senza considerare la grande perdita che la provincia subirebbe. La chiusura di questo polo didattico è una vergogna, significherebbe mettere indietro le lancette dell’orologio, calpestare il diritto ad avere un futuro, e volere una selezione, non per le conoscenze, ma per le possibilità economiche.
Significherebbe inoltre non rispettare il valore, la storia e l’esperienza che contraddistinguono i quarantadue lunghi anni di attività di questa “scuola” che ha dato la possibilità a tantissimi ragazzi e ragazze di diventare validi professionisti in ambito sanitario.
E noi, in quanto studenti di questo polo, ci sentiamo di dire che non è soltanto un luogo di formazione professionale ma anche umana, proprio grazie all’intimo rapporto che si viene a creare tra docenti e studenti e per questo motivo andrebbe ancor più valorizzato. Non dimentichiamoci infatti che gli operatori sanitari e in particolare noi, futuri fisioterapisti, saremo prima di tutto figure profondamente inserite nel contesto sociale, in cui le relazioni umane meritano di essere coltivate e preservate, e mai questo aspetto dovrebbe divenire oggetto di risparmio economico.
Gli studenti del CdL di fisioterapia
Polo della Spezia