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"ha telefonato sciurpa?"

Scontro in maggioranza: "È vergognoso, chiederò intervento autorità"

Il capogruppo della Lega in Provincia Rosson presenta un ordine del giorno sul 'caso' della nomina in Atc Mp, ma la discussione non passa. Il presidente Peracchini: "Quel che è successo è negli atti, nient'altro da aggiungere".

Consiglio provinciale del 22 luglio 2021

Inizio movimentato per il breve consiglio provinciale di oggi pomeriggio. Sul tavolo l’ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega, Alessandro Rosson, sulla scelta di un rappresentante della Provincia ne Cda di Atc Mobilità e Parcheggi, vicenda che lo scorso giugno ha visto larevoca lampo dell’investitura del dottor Michele Battegazzore, con la nomina in suo luogo dell’avvocato Mavi Ancillai. Un episodio spiegato da Via Veneto con ragioni materiali, cioè la mancata inclusione della domanda della Ancillai, pur arrivata entro i termini del bando, ma che sin da subito ha creato malumori politici, di cui si è fatto primo latore, appunto, il consigliere Rosson, che ha poi preparato l’odg. “C’è un ricorso in autotutela del Battegazzore – ha affermato il capogruppo leghista -, e quindi, a tutela della Provincia, il mio ordine del giorno intende impegnarla a revocare immediatamente la nomina della Ancillai, ad azzerare la questione nomina e indicare un soggetto, come un avvocato mediatore, per guardare le carte e valutare in modo neutro se, come ritengo, era tutto regolare”.

Ma, come già accaduto in passato sul biodigestore, ecco che in consiglio provinciale non si è dibattuto tanto su un’iniziativa politica, ma sulla sua non ammissione alla discussione. “L’ordine del giorno di Rosson – ha spiegato in apertura di seduta online il presidente Pierluigi Peracchini – non è ammissibile in quanto, come verificato con il segretario generale, il bando per la nomina in Atc Mobilità e Parcheggi è di competenza del presidente, non del consiglio. Ad ogni modo, è uscito il bando e alla sua scadenza gli uffici mi hanno presentato una sola domanda; purtroppo successivamente ne è stata rilevata un’altra dagli uffici, che me l’hanno comunicato, e ho così provveduto alla revoca in autotutela della nomina e alla successiva verifica per comparazione tra i curricula dei due candidati”.

“Non portare in discussione l’ordine del giorno – ha replicato Rosson – è un atto gravissimo. Il pistolotto sottopostoci dal presidente è privo di ogni fondamento, perché ben quattro uffici, ho verificato le Pec, erano a conoscenza di entrambe le domande, e lei le aveva a disposizione entrambe. Non conta cosa dice lei o un’altra persona fisica, contano le Pec. Lei ha nominato Battegazzore e inspiegabilmente ne ha revocato la nomina 48 ore dopo. Revoca che può avvenire solo per motivi gravissimi, per indegnità, non perché qualcuno non le ha messo la pratica davanti”. Ribadito che “c’è un ricorso in autotutela per Battegazzore, ricorso che può comportare rischi civili e penali anche per tutti i consiglieri”, l’avvocato bonassolese ha chiuso con una domanda: “Lei presidente il 24 giugno ha ricevuto nel suo ufficio Battegazzore facendogli i complimenti e il 25 ne ha revocato la nomina, mettendo subito la Ancillai – una comparazione istantanea, buon per lei. Le chiedo: in quelle 24 ore ha ricevuto telefonate da qualche iscritto a partiti politici in merito alla nomina di Battegazzore? L’ha chiamata qualche iscritto per chiedere delucidazioni sulla nomina? L’ha chiamata per caso l’ingegner Sciurpa?”, cioè il presidente di Atc Mobilità e Parcheggi.

Il presidente Peracchini ha affermato che “quello che è successo è negli atti, non c’è altro da aggiungere”, mettendo tuttavia ai voti la possibilità di discutere l’odg. Possibilità respinta dalla maggioranza di cui Rosson fa parte (Peracchini, Frascatore, Ponzanelli Luca, Mazzi e Saisi); voto favorevole invece da parte del presentatore e del centrosinistra (Cappiello, Nobili e Regoli). “Non è un monocolore arancione, quello che sta succedendo è una vergogna, lascio il consiglio per assoluta mancanza di rispetto da parte del presidente. Buon lavoro e buona fortuna”, ha tuonato Rosson per poi disconnettersi. “Noi siamo favorevoli a ogni tipo di discussione, anche sei in questo caso non siamo stati informati, non abbiamo ricevuto documentazione”, ha osservato il consigliere Cappiello. “Onestamente non siamo per niente allineati su questo modo di fare – così il capogruppo Regoli -. Noi chiediamo collaborazione. Se c’è ricorso in autotutela, che potrebbe coinvolgerci tutti, la discussione va fatta eccome”. Quindi, dopo un rapido consulto telematico, anche gli esponenti dell’opposizione hanno deciso di lasciare la seduta.

E a stretto giro di posta il capogruppo Rosson è tornato su quanto accaduto in consiglio, affermando in una nota che “i consiglieri provinciali legati a Peracchini hanno votato contro la discussione dell’odg, che mi aspettavo semplicemente venisse discusso nel merito a garanzia e tutela dell’ente Provincia che rappresento. È un episodio vergognoso, che si era già verificato quando era stato impedito di discutere un ordine del giorno presentato dalla minoranza e dal consigliere di maggioranza Francesco Ponzanelli sul biodigestore, l’esatto contrario rispetto alla democrazia e alla trasparenza che dovrebbero animare i lavori del Consiglio provinciale. Persino la minoranza si era espressa favorevolmente sulla discussione dell’odg, ma Peracchini si è rifiutato di rispondere a mie precise domande: ad esempio su cosa sia successo nelle 48 ore tra il suo incontro con il dottor Battegazzore, a cui ha anche augurato buon lavoro, e la decisione di revocare la nomina. Ha ricevuto telefonate e indebite pressioni da esponenti politici o membri del cda uscente di Atc Mp? Era una domanda semplice alla quale mi sarei aspettato una risposta altrettanto chiara, visto che le candidature per il cda della società sono state tutte regolarmente protocollate, compresa quella dell’avvocato Ancillai, poi nominata al posto di Battegazzore. Per questo oggi ho abbandonato il Consiglio provinciale. La Lega, che rappresento in assemblea ed è azionista di maggioranza della coalizione di centrodestra, pretende rispetto da quello che ormai è diventato un monocolore che governa la Provincia bloccando ogni legittima discussione su mozioni e ordini del giorno, da chiunque vengano presentati. A tutela dell’ente Provincia e del mio ruolo di capogruppo della Lega, preso atto che il dottor Michele Battegazzore si è già rivolto alla Procura segnalando l’incresciosa vicenda, domani stesso chiederò alle autorità competenti di intervenire per fare luce su questa vicenda paradossale. Per quel che riguarda i successivi Consigli provinciali seguirò come sempre la linea politica della Lega e nello specifico dei lavori del Consiglio provinciale voterò in scienza e coscienza”.

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