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Storie a fumetti

Si chiamano "Mammaiuto". Ma nel frattempo sono cresciuti

Dieci anni di passione e professionalità in un progetto che trova alla Spezia il suo habitat ma guarda al mondo senza confini. Gli attestati di stima, i premi e quella 'passionaccia' che non finisce mai.

Import 2021

L’idea sembra scritta nel libro dei sogni, di quelli che però val la pena di sognare: scrivere e disegnare le proprie storie a fumetti, senza tempistiche o condizioni editoriali alle spalle. Che in verità sarebbe poi il sogno di chiunque voglia esprimere un contenuto intellettuale, libero da qualsiasi tipo di condizionamento. A dieci anni da quando quel sogno si era formato, l’associazione culturale Mammaiuto ha raggiunto la piena maturità. Tutto ebbe inizio nel 2011 dall’idea di sette fumettisti ma come spesso accade, specialmente quando si parla di espressione artistica, le sliding doors sono all’ordine del giorno: va da sè che il gruppo per tutti gli anni 10 ha subito le classiche variazioni da assestamento, ora allargandosi, ora riducendosi per fermarsi poi agli attuali dieci componenti.

Tutti professionisti di grafica e narrativa per immagini, ma non tutti spezzini anche se alla fine il disegno per immagini e questa anomala cittadina di frontiera sono in fondo il loro filo d’Arianna tanto che in città hanno piazzato il loro quartier generale, da poco trasferito nel quartiere di Rebocco. Di fatto da quattro anni lo “Studio Traccia”, laboratorio grafico ed editoriale della Spezia, è quartier generale del collettivo e magazzino dei libri Mammaiuto.”Raccontare per sé stessi, al meglio possibile, al massimo della potenza autoriale, e pubblicare tutto gratis, online su www.mammaiuto.it”, dicono con giusto orgoglio di quelli che furono i loro esordi. Poi, facendo i conti con la gavetta tipica dell’underground, è arrivata l’autoproduzione: “Vendere quelle stesse storie anche come libri cartacei, ribaltando le logiche editoriali, ovvero ricompensando l’autore con l’80% del prezzo di copertina, e lasciando all’associazione il 20%”. Tutto questo tenendo conto che nella realtà odierna, l’autore da un proprio libro (sua proprietà intellettuale) sul mercato prende il 6-8% a copia – permettendo al contempo anche di incontrare i lettori di persona.

In viaggio come una band, il furgone che macina chilometri, per non mancare a quegli appuntamenti dove vendita e pubbliche relazioni vanno di pari passo. I membri del collettivo caricano le macchine di scatoloni e libri, viaggiano di fiera in fiera – quando è possibile – e allestiscono stand. Sono diventati persino famosi per gli aperitivi che offrono a colleghi e lettori nelle Self Aree (gli spazi dedicati all’autoproduzione) e per le loro, le definiscono proprio così “festacce”, cioè djset spesso improvvisati, che fanno scatenare tutti gli avventori. “Fai quel che ti piace e non lavorerai un giorno nella tua vita”, ovvero la frase, spesso abusata, che finisce poi per “fregare” chi vive della sua ‘passionaccia’ ma non bisogna mai dimenticare le soddisfazioni e perché no, pure i riconoscimenti: l’associazione ha vinto due premi Gran Guinigi di Lucca Comics e un premio del Festival ARF come Miglior Autoproduzione. Non solo: alcune serie prodotte hanno vinto i premi Carlo Boscarato del Treviso Comics Book Festival e Attilio Micheluzzi come Miglior Webcomic. “Da alcune storie brevi sono stati tratti film corti che hanno vinto premi internazionali – raccontano i ragazzi e le ragazze del gruppo – qualche libro è stato acquistato da case editrici come Feltrinelli e Saldapress, e hanno vinto altri premi, valicando i confini italiani e uscendo nelle librerie di Francia e Spagna”. E se la curiosità ha fatto centro nel 2017 la regista Gabriella Denisi ha girato un documentario sul collettivo e sul processo creativo dei suoi membri, dal titolo “Escamotage”, che si può vedere sul sito.

E così due lustri più tardi, Mammaiuto si è fatta largo nel cuore dei lettori italiani, risultando una delle realtà più longeve e di qualità del settore della narrativa a fumetti, e tutta la produzione – una trentina di libri per un totale di più di ventimila pagine – è sempre e comunque leggibile su Mammaiuto.it. I membri del collettivo, Alessio Ravazzani, Samuel Daveti, Francesco Frongia, Francesco Guarnaccia, Francesco Rossi, Giusy Gallizia, Laura Camelli, Lorenzo Palloni, Sara Menetti, Claudia Razzoli, non hanno certo finito le idee: ancora pieni di storie da raccontare, non vedono l’ora di poter finalmente tornare ad abbracciare amici e lettori, e festeggiare con loro questo traguardo: mostre, dj set, nuovi libri antologici e la pubblicazione del più atteso dei libri (“Sabba”, di Alessio Ravazzani) sono solo alcuni dei progetti del collettivo per il 2021.

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