Dopo questi due anni di pandemia di coronavirus, sono in molti ad aspettare con ansia il momento in cui potremo tornare a viaggiare come in passato. Prima della partenza, però, è ormai indispensabile informarsi sulla situazione nel Paese di arrivo e consultare gli avvisi di viaggio del Ministero degli Esteri. Indipendentemente dalla destinazione è importante verificare se sono necessarie autorizzazioni di viaggio, per esempio un visto.
Segnali di speranza con la variante Omicron
Diversi studi scientifici sulla nuova variante Omicron aprono una prospettiva ottimista. Nonostante permangano numerosi dubbi sull’ultima mutazione del virus, i dati del Regno Unito e della Danimarca hanno finora mostrato che la variante Omicron provoca sintomi molto meno gravi e genera meno ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva rispetto alla variante Delta. È quindi possibile immaginare un progressivo allentamento delle restrizioni di viaggio in diversi Paesi e maggiori concessioni al turismo in territorio extraeuropeo.
Alcuni Paesi al di fuori dell’Europa, come gli USA, il Canada o l’Egitto, concedono l’ingresso ai soggetti vaccinati ormai da diversi mesi; altri, invece, hanno prorogato la chiusura dei confini per i viaggiatori internazionali. Tuttavia, anche nei Paesi che hanno riaperto le porte ai turisti rimangono in vigore diverse misure per contenere i contagi e, prima della partenza, occorre dotarsi non solo di documenti di viaggio, tali ESTA o eTA, ma anche di una certificazione vaccinale o dell’esito di un test antigenico o molecolare.
Stati Uniti d’America: porte aperte ai turisti da alcuni mesi
Un tour del Land of the Free è un sogno comune a molti. Gli USA sono una destinazioni adatta a chiunque, dove si possono visitare città cosmopolite come New York, Los Angeles o San Francisco, organizzare un roadtrip sulla Route66, un viaggio in Alaska o nei parchi nazionali, come Yellowstone, Yosemite e il Grand Canyon, o abbronzarsi sulle spiagge della Florida. L’anno scorso molte di queste attività non erano consentite, perché il governo statunitense aveva introdotto un divieto di ingresso nel Paese per tutti coloro che nelle settimane precedenti il loro arrivo negli USA si trovavano in Europa.
Per i viaggiatori filoamericani, però, ci sono buone notizie. Da novembre 2021 i turisti europei possono accedere di nuovo agli Stati Uniti. Per l’ingresso nel Paese occorrono una certificazione vaccinale, l’esito negativo di un test Covid-19 e un ESTA USA. Come certificazione vaccinale è possibile utilizzare il Green Pass: occorre dunque essere vaccinati con due dosi di vaccino Moderna, Pfizer, AstraZeneca, Sinopharm e Sinovac o con una dose di Janssen. Per quanto riguarda il test, invece, è possibile ricorrere a un tampone molecolare o a un test antigenico risalenti a massimo un giorno prima della partenza. L’ESTA si può richiedere facilmente online e viene inviato per e-mail, di norma entro poche ore.
Canada: dati su test e vaccinazioni da inserire nell’app
Un’altra meta molto amata nell’America Settentrionale è il Canada, con i suoi splendidi paesaggi naturali e le metropoli vivaci. I parchi nazionali Banff e Jasper e le cascate del Niagara sono attrazioni molto gettonate dai turisti. Coloro che hanno dovuto rimandare il proprio viaggio a causa del coronavirus, presto potranno finalmente partire. Da settembre 2021 è possibile recarsi in Canada per una vacanza, a condizione che il ciclo vaccinale sia concluso da almeno due settimane e che si disponga dell’esito negativo di un test Covid-19 effettuato massimo 72 ore prima della partenza. La certificazione vaccinale e il risultato del test devono essere caricati sull’apposita app del governo canadese: ArriveCAN.
Inoltre, tutti i viaggiatori devono disporre di un’eTA Canada o di un visto. L’eTa si può richiedere comodamente online compilando un modulo digitale. L’eTA è utilizzabile per vacanze, viaggi d’affari, transiti o visite a famiglia o amici in Canada. Dopo il rilascio, un’eTA vale per ben cinque anni e può essere riutilizzata più volte. È importante tenere presente che l’eTA perde validità in seguito al rinnovo del passaporto.
Australia: confini chiusi per i turisti
Chi ha pianificato una vacanza nella Terra dei canguri, deve pazientare ancora. Il governo australiano, infatti, ha introdotto restrizioni di viaggio molto più severe rispetto a Canada e USA. Per la maggior parte dei viaggiatori internazionali vige ancora un divieto di ingresso. Solo i parenti stretti di abitanti australiani e coloro che presentano motivazioni urgenti possono recarsi in Australia, ma devono ottenere un’autorizzazione speciale, detta Travel Exemption. I turisti non possono richiedere tale autorizzazione e devono dunque attendere la riapertura dei confini dell’Australia.
Non è ancora dato sapere quando l’Australia potrà tornare ad essere una meta di vacanze. Per visitare l’outback australiano, la Grande barriera corallina o città come Sydney e Melbourne nel corso dell’anno prossimo, è possibile richiedere un visto fin da ora. Il visto per l’Australia è valido un anno dal momento del rilascio, il che permette di stabilire in un secondo momento la data di arrivo sull’isola, a patto che il passaporto e il visto siano ancora in corso di validità.