La Spezia - Daniele Ravenna, graziotto D.O.C. di grande esperienza, per la Forza e Coraggio non è solo una bandiera, è un po' un vero e proprio factotum. Ex difensore centrale, ha iniziato in rossobianco per poi passare alla Fezzanese e girovagare poi per molte altre squadre, ha deciso poi di tornare a difendere i colori del proprio paese scalando i campionati con la fascia da capitano al braccio. Ritiratosi dal calcio giocatori si è messo dietro la scrivania, prima da dirigente, poi ha ricoperto il ruolo di Direttore Sportivo, da quest'anno è invece il preparatore atletico dei rossobianchi prima affidati a Bottigliero e poi passati a Gatti. Con lui abbiamo oggi fatto quattro chiacchiere sul campionato di Promozione, sul calcio dilettantistico della Spezia e ovviamente sulle "Furie Rosse" graziotte.
La continua alternanza tra Forza e Coraggio e Cadimare, la terza incomoda Canaletto, il Golfo Paradiso, il Vallescrivia e la delusione Gomiardicapolis. Alla fine chi pensa la spunterà?
"Credo sia difficile dirlo perché i valori in campo si equivalgono molto, ma se è vero che i campionati li vincono le migliori difese penso che il Cadimare abbia la migliore fase difensiva tra le pretendenti."
Nel caso toccaste a voi la Forza e Coraggio sarebbe pronta al salto in Eccellenza?
"La Forza e Coraggio non era pronta neanche per il salto in Promozione, ma poi rimboccandoci le mani l’abbiamo affrontata e da protagonisti. Quindi se devo risponderti dico no, ma le cose possono anche cambiare..."
Ma la Promo B di quest’anno che campionato è?
"Un campionato livellato verso l’alto, avvincente e che si deciderà solo all’ultima giornata"
Giovani e "vecchi" che l’anno impressionata di più?
"Tra i giovani il nostro Ilario Natale, classe 2001. Un ragazzo semplice, che si allena sempre al 100%, educato, con capacità aerobiche sopra la media. Credo meriti una chance. Tra i vecchi Crosetti del Little Club James, 40 anni, uno spettacolo vederlo giocare."
In attacco siete passati da Corvi e Naclerio. Cosa è cambiato per la squadra?
"Luca veniva da un anno travagliato e dovendo saltare praticamente tutta la preparazione non ha potuto mai esprimersi ai suoi livelli. Con Antonio abbiamo trovato una maggiore dinamicità nel gioco offensivo unita a giocate sopraffine sempre funzionali al gioco di squadra."
Mozzachiodi, Barabino e Cuccolo: avete la fortuna di avere tre giocatori da categoria superiore...
"Sì e ce li teniamo stretti. Mozzachiodi meriterebbe almeno due categorie superiori, vederlo allenarsi è uno spettacolo, ha doti tecniche che si possono ritrovare solo tra i professionisti. Barabino è un atleta eccezionale e un grande uomo spogliatoio. Cuccolo il nostro motore."
In panchina siete passati Bottigliero e Gatti: perché questa scelta e quali differenze ha riscontrato?
"L’idea di inizio anno era di una collaborazione tra i due . Alla lunga le cose non hanno funzionato e si è deciso l’avvicendamento. Le differenze sono soprattutto caratteriali e di leadership."
Cosa si può fare per migliorare il calcio dilettantistico alla Spezia?
"Si deve aumentare la professionalità degli staff tecnici, possibilmente già dai settori giovanili, lavorare per ruoli definiti. Non è possibile che una sola persona possa occuparsi della parte tecnica e fisica di un atleta. Bisogna lavorare per competenze. Coinvolgere l’atleta durante gli allenamenti spiegandogli l’obiettivo di ogni esercitazione. Se si crea professionalità e la si riesce a trasmettere ai giovani formeremo calciatori e non giocatori di pallone."
Siamo ai saluti, vuole aggiungere altro?
"Un ringraziamento a te per lo splendido lavoro che da anni fai per il calcio dilettantistico spezzino e un grosso in bocca al lupo alle squadre spezzine perché credo sia l'ora di rialzare la testa in tutte le categorie."