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Sprugoleria

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Pro Italia, 130 anni cosparsi di glorie

di Bert Bagarre

Import 2021

La Pro Italia, istituzione dello sport sprugolotto, ha compiuto 130 anni nell’anno che si è appena concluso. Quando nacque correva l’anno 1890 e da una trentina di anni questa landa aveva cominciato a cambiare decisamente la sua fisionomia. Quella che era stata fino ad allora una società rurale, adesso si va convertendo alle attività industriali, un nuovo modello produttivo che libera spazi che i cittadini sono pronti a riempire con attività impensabili prima.
Una di queste è lo sport che della società della Sprugola coinvolge fette sempre più ampie fino ad allora rimastene escluse per motivi di censo. Si faceva sport anche prima, ma erano le regate del locale Royal Yacht Club, circolo troppo esclusivo per ammettere i giovani della nascente classe operaia urbana. Però, pian piano, la stampa locale ospita articoli che dicono di nuove discipline che in breve s’impongono: nuoto e canottaggio, tiro a segno e scherma, poi arriva la ginnastica che raccoglie energie finalizzandole al controllo del corpo grazie ad un allenamento continuo e rigoroso che agisce sul fisico non dimenticando di addestrare la mente.
Questa è la genesi della Pro Italia: sono giovanotti smaniosi di mostrare le abilità coltivate fin da bimbi correndo sui prati o scalando gli alberi. Si chiamano Edmondo Pontremoli, Pilade Guani, Emilio Toracca e mettono tutto il loro impegno per far crescere e propagandare per l’intera landa la Società. Sotto la presidenza dell’architetto Erminio Pontremoli che a breve sarebbe diventato Sindaco, si allenano in un fondo di via del Torretto. Da lì si spostano per la palestra delle scuole di via Cernaia dove restano per decenni prima di raggiungere l’ultima destinazione, la palestra di via La Marmora. La prima intitolazione sociale recita “Società di Ginnastica e di Scherma”, attività questa che è praticata nella palestra delle scuole tecniche femminili, l’edificio che oggi ospita il Camec.
Non solo i maschi affrontano le prove ginniche, ma anche le femmine si cimentano con la nuova passione sportiva. Vittoria Malchiodi e Margherita Bongiannino sono le corifee di questo movimento che fa sempre nuove reclute.
Gli allori vengono, però, dagli uomini. Porro, medaglia d’oro a Londra 1908 per la lotta greco-romana, è milanese ma veste i colori del club della Sprugola. Nell’identica disciplina si distingue Oreste Arpe, olimpionico a Stoccolma 1912, e Ezio Roselli è oro a Anversa 1920. E poi tanti altri che a dirli tutti si rischia di dimenticarne qualcuno.
Meglio allora fare tanti auguri di nuovi successi alla Pro Italia ed a tutto il movimento sportivo spezzino!

BERT BAGARRE

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