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Sprugoleria

Sprugoleria

Il <i>mandilo</i>, indumento e termine mediterraneo

di Bert Bagarre

Import 2021

Sansone che è il prototipo del maschio forte, doveva la vigoria alla chioma fluente che esibiva orgoglioso. La femmina, invece, che ha ad essere modesta e costumata, il crine lo occulta con un telo più o meno leggero che la preservi dall’impudenza. Per questo la sposa solo all’altare solleva il velo che le copre il volto e solo allora lo mostra al promesso.
Questo per dire come per l’altra metà del cielo la copertura del capo è tradizione sì ancestrale da essere inveterata che a Sprugolandia si riflette pure sull’altra metà della volta celeste.
Lo confermano uso ed iconografia.
Una striscia di stoffa, bandana primigenia, stava anche sotto il cappellino che le femmine locali portavano di traverso e che facevano tanto piacere ai visitatori d’oltre Manica, né si scordi che i ritrattisti che d’oltralpe venivano nella landa, raffiguravano le femmine sempre con il capo coperto.
Certo, quello della bourgeoise era rifinito da una cascata di frangette e molto più lungo di quello che calzava la paysanne de Biassa, ma l’importante era che il sole non calasse direttamente sui loro riccioli.
Insomma, quello di coprirsi la testa per le donne della Sprugola, sposate o in attesa di, era un must, ma non si dimentichi, prima di parlare di supremazia dell’altro genere, che ci si doveva in qualche modo riparare dalle intemperie perché il lavoro nei campi non era esclusiva del maschio.
A quella protezione le “bimbe” di casa nostra non sfuggivano ed il velo che proteggeva con il capo anche la buona fama, lo chiamavano mandilo con una “ele” sola perché la parlata sprugolina non pronuncia doppia niuna consonante se non la esse.
Tuttavia, io mandilo l’ho sempre sentito pronunciare mandillo dalle mie nonne che, pur essendo più che indottrinate nel vernacolo che le aveva adottate, erano di genia straniera. Che una delle due lo portasse non sono certo, ma l’altra lo metteva sempre quando varcava l’ingresso dea giesa de ciassa Brin.
Quei tempi là, mandilo era parola d’uso comune; se oggi suona strana, è il non uso che ne determina l’ignoranza. Eppure, è lemma di origine nobilissima. Ricordando che specie alle feste las damas de la España indossano la mantilla quando sono a bailar con i loro caballeros, mandilo trova origine nel latino classico e medievale, nel greco bizantino, nella Bibbia dei Settanta e financo nell’idioma preindoeuropeo dei paesi baschi.
Dunque, il mandilo di Sprugolandia, esito da un’origine comune, era frequente nel crogiolo della gente mediterranea, vocaboli di una parlata che rappresentava un tessuto connettivo vivo in cui brulicavano comuni sentimenti e idee.

BERT BAGARRE

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