Sarzana - Val di Magra - “Avevo votato contro la politica dell'aumento della Tari e dell'Irpef nel 2019 e nel 2020 ritenendola immotivata in una fase di crisi economica aggravata peraltro dalla pandemia. Il sindaco aveva giustificato l'aumento paragonandolo a un pacchetto di sigarette. Oggi solo questo aumento è pari a 40euro a famiglia... caro il pacchetto di sigarette”. Lo afferma Angelo Zangani, consigliere comunale di opposizione a Santo Stefano.
“Dove nasce questo aumento nella pulizia delle strade? - prosegue l'ex assessore, esponente socialista - Se a bilancio del piano della Tari fossero stati previsti, come nel 2016, all'avvio di questa amministrazione 27.000 euro invece di 149.000 euro ora avremmo un debito di 40.000 euro invece che 166.000. Se la politica del compostaggio avviata col porta porta avesse continuato invece che incentivare il conferimento all'isola ecologica, dove lo smaltimento costa 195 euro a tonnellata, questo debito sarebbe probabilmente nullo. Se con l'avvio della sperimentazione del sacco sperimentale del secco si fosse proseguito come programmato con la raccolta puntuale, probabilmente avremmo un quadro più chiaro di come incideranno i costi di smaltimento dei rifiuti rispetto a quanto approvato da Arera.
Di questo costo aggiuntivo difficile incolpare Arera perché questo si sarebbe verificato anche nei comuni di Arcola, Vezzano e Bolano, cosa che non risulta. Siamo di fronte ad una completa assenza della politica di smaltimento rifiuti di questa amministrazione e in particolare dell'assessore, che non si è mai occupato della commissione che doveva, sul piano tecnico, seguire dette problematiche, escludendola completamente”. Zangani, sulla pratica della Tari, si è astenuto, convinto che l'amministrazione comunale avrebbe dovuto togliere “i 120mila euro della cosiddetta cifra di perimetro dal prossimo bilancio Tari”.