Sarzana - Val di Magra - L'Associazione Vittoria, che da anni si batte in difesa delle donne a Sarzana e in Val di Magra, porta in consiglio comunale una discussione su haters e violenza sui social network. L'associazione infatti, come previsto dal regolamento del consiglio, ha presentato una mozione per la sensibilizzazione di consiglieri e assessori all’utilizzo etico dei social network su argomenti riferibili alla violenza sulle donne e al sessismo. Questo dopo il dibattito nato dalla frase "Le donne, alcune, vanno prese per la gola e poi stringere stringere forte. Lei è una di quelle" riferita a Giorgia Meloni e pubblicata da un cittadino sotto un post della consigliera Mazzanti.
“No non esistono "alcune donne"- ribadisce oggi Vittoria - che meritano di subire violenza.ed è gravissimo lasciare uno spazio interpretativo per giustificare la violenza con il solito pretesto del " è lei che se l'è cercata". Un post che avrebbe dovuto unire le donne e che invece le ha divise in una bagarre politica nella quale non vogliamo minimamente entrare. Non vogliamo altresì nessun linciaggio mediatico e nessuna gogna pubblica nei confronti dell'autore: quello incriminato è il contenuto del post non chi lo ha scritto. Un post che deve e avrebbe dovuto ricevere una condanna unanime senza se e senza ma, soprattutto da chi ricopre un ruolo istituzionale che ha il dovere di veicolare informazioni in modo che condannino senza dubbi la violenza sulle donne. Come è nostro solito fare non vogliamo pensare al passato ma al futuro, vogliamo essere propositive e non distruttive. Chiediamo pertanto a sindaco, assessori e consiglieri comunali di impegnarsi formalmente per il futuro a un utilizzo etico dei social network su argomenti riferibili alla violenza sulle donne e al sessismo. In quest'ottica abbiamo depositato una proposta di mozione da mettere all'ordine del giorno e discutere in consiglio comunale. Nello specifico chiediamo che sindaco assessori e consiglieri comunali si impegnino per il futuro a monitorare le comunicazioni sui propri profili all’interno dei social network e in particolare: a non condividere post sessisti o inneggianti alla violenza sulle donne, a dissociarsi e non giustificare in nessun caso post di altri utenti sul proprio profilo personale o sulla propria pagina con contenuti sessisti o inneggianti alla violenza sulle donne, a cancellare post di altri utenti sul proprio profilo personale o sulla propria pagina espressamente inneggianti alla violenza sulle donne”
“La lotta alla violenza sulle donne – concludono le volontarie - è un segno di civiltà e può essere efficace solo se affrontata insieme senza vincoli politici o di genere. Auspichiamo pertanto che la nostra mozione possa essere sottoscritta da tutte le consigliere e i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e votata all'unanimità”.