Sarzana - Val di Magra - A meno di poco probabili sorprese, Sarzana andrà al voto nel 2023: il voto, quindi, non è certo dietro l'angolo. Ma dalle parti del centrosinistra, uscito a pezzi dalla tornata del 2018 – e a pezzi s'era anche presentato -, si cerca di preparare per tempo il tentativo di riprendere Palazzo civico, dove governa il centrodestra in seguito alla storica affermazione di due anni e mezzo fa. In particolare, lo scorso fine settimana l'Unione comunale del Pd sarzanese, al termine di un profondo dibattito, ha conferito al segretario Rosolino Vico Ricci ampio mandato affinché – si legge nel documento approvato a fine riunione - promuova ogni iniziativa funzionale alla costruzione in città di un’ampia e coesa alleanza di opposizione alla maggioranza di destra che governa Sarzana; un'alleanza che veda protagoniste, con pari dignità, tutte le forze del centrosinistra e della sinistra oppositrici alla destra, forze di partito, civiche e di natura associativa rappresentate in consiglio comunale e comunque presenti e vive nella nostra città”. Compresa, da quanto si apprende – preme sottolinearlo vista la guerra aperta di questi giorni a livello nazionale e non solo – Italia viva.
Il Partito democratico di Sarzana dà altresì incarico al segretario perché si adoperi per l'allestimento di una coalizione che abbia lo scopo di individuare le tematiche cittadine di maggior rilievo amministrativo, sia attuali che di prospettiva, con due finalità principali. E cioè – rileva sempre il documento elaborato dal Pd - “avere, da subito - per meglio farlo in occasione delle prossime elezioni comunali del 2023 -, una visione della nostra comunità e del suo territorio ispirata ai valori della solidarietà, del rispetto per l’ambiente, alla valorizzazione del considerevole patrimonio storico-culturale di cui la città è dotata ed alla individuazione di politiche innovative che favoriscano un ritrovato dinamismo turistico, produttivo e commerciale”, e ancora “evidenziare l’inadeguatezza di una maggioranza di destra che ha ritenuto di poter sopperire alla mancanza di cultura amministrativa e di conoscenza dei problemi della città delegando all’esterno - la Regione, in particolare - ogni decisione”, questo rilevando “l’opacità della sua azione amministrativa, com’è accaduto per le note vicende relative al litorale di Marinella e per le politiche del personale che stanno mettendo letteralmente a repentaglio la macchina comunale”. Si evidenzia infine le necessità di rimarcare “la consapevole 'freddezza' dell'amministrazione di destra rispetto al bagaglio di valori di solidarietà e di tolleranza che caratterizzano da secoli Sarzana e rispetto a quelli di libertà e di progresso che ne hanno connotato la storia più recente”. Queste le linee guida che il Pd sarzanese mette sul tavolo con l'auspicio di far tornare a pendere a sinistra la bilancia di Palazzo Roderio.