Sarzana - Val di Magra - Riceviamo dall'ex assessore di Sarzana Roberto Bottiglioni e pubblichiamo: "Il 29 dicembre scorso, la Giunta Ponzanelli convocava un Consiglio Comunale d’urgenza dedicato, così almeno pareva, esclusivamente a risolvere la 'vexata quaestio' relativa al rinnovo automatico o meno delle concessioni demaniali, con il dichiarato intento di battere un pugno forte contro le incertezze che attanagliavano (ed ancora oggi assillano) l’intero nostro Paese a causa di una legislazione europea che prevede l’assegnazione delle concessioni previo svolgimento di una gara che possa garantire la libera concorrenza. Normativa comunitaria contraddetta da una legislazione italiana che prevede il rinnovo automatico delle concessioni fino al 2033.
Infischiandosene, così almeno pareva, dei contrastanti pronunciamenti dei vari TAR e Consigli di Stato nonché delle intimazioni (queste chiarissime) della Procura della Repubblica di Genova, la maggioranza sarzanese di centrodestra, in vista dell’imminente scadenza del termine delle concessioni (il 31.12.2020), sottoponeva al Consiglio una delibera con quale veniva concesso il rinnovo automatico delle concessioni fino al 2033. Se la reale volontà della Giunta Ponzanelli e della sua maggioranza fosse stata davvero quella di concedere automaticamente il rinnovo delle concessioni fino al 2033, sarebbe stato sufficiente rispondere affermativamente alle richieste di rinnovo pervenute, senza dover assumere pomposamente la menzionata delibera del 29 dicembre.
Invece sappiamo che, a quelle richieste, la Giunta Ponzanelli ha opposto un categorico rifiuto. E sappiamo anche che, a quella delibera del 29 dicembre, nulla è seguito nei mesi successivi e che ad oggi i titolari delle concessioni, a Sarzana così come in tutta Italia, continuano a chiedere, legittimamente, lumi sul loro futuro. E’ ben evidente che la questione del rinnovo delle concessioni demaniali potrà essere risolta soltanto con un accordo tra il nostro Governo e l'Europa e che,nel frattempo, ogni iniziativa assunta ha il segno distintivo della precarietà e/o,come nel caso del Comune di Sarzana, della mera propaganda. Alla quale si è venuta ad aggiungere, nel caso del nostro Comune, la beffa dell’intimazione dell’Antitrust (QUI) che richiede e pretende il ritiro di quella delibera assunta in evidente contrasto con la normativa europea in tema di libera concorrenza. Lo sconcerto della maggioranza (QUI) è dovuto non tanto alla presa di posizione di un Autorità che è stata creata proprio con lo scopo di assicurare la libera concorrenza, ma al fatto che l’Antitrust non ha capito che a quella delibera era in realtà un mero atto di propaganda. Per cui la difesa della Giunta Ponzanelli già la immaginiamo: in attesa che la questione venga decisa nelle competenti sedi, abbiamo voluto dare solo un segnale, senza alcuna conseguenza giuridica. In poche parole, la maggioranza dirà: "stavamo solo scherzando" ovvero stiamo prendendo in giro i titolari delle concessioni demaniali".