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Sciacalli assolti da aristotele

"Toti fa finta di non sapere che le procedure diagnostiche sono al collasso"

L'attacco di Rosolino Vico Ricci, segretario del Pd di Sarzana.

Rosolino Vico Ricci

“Da un paio di giorni La Spezia è probabilmente la provincia italiana con il tasso più elevato di recrudescenza del Coronavirus. Forze politiche di opposizione, associazioni, cittadini in forma individuale o collettiva e – sottovoce – non pochi operatori della sanità, hanno contestato alla Regione Liguria tutte le carenze palesate in materia dalla regione stessa, da Alisa e dalla dirigenza Asl: dalla contaminazione di entrambi i nosocomi alle drammatiche condizioni in cui combattono gli operatori sanitari nelle corsie; reparti essenziali che non riaprono; attività ambulatoriali sospese a tempo indeterminato; migrazioni di pazienti verso altre regioni; discutibili incursioni dei medici/politici (Eretta, Medusei) e soprattutto una totale, persistente incapacità della dirigenza Asl (attinta servilmente fra i rincalzi di quella lombarda) ad affrontare il Covid 19, così vanificando l’opera meritoria di primari, medici, infermieri e personale ausiliario”. Lo afferma in una nota il segretario del Pd sarzanese, Rosolino Vico Ricci.

“Il tutto – prosegue – condito da gratuite e fuorvianti rassicurazioni, da atteggiamenti spavaldi, da esempi di condotte riprovevoli da un punto di vista della sicurezza, forse in ossequio agli atteggiamenti plateali del vero dominus della Destra italiana, Matteo Salvini, che scaccia ostentatamente chi gli offre una mascherina in pubblico, o regala a un supporter la propria, che proclama di non aver paura del coronavirus, che – mandando in visibilio i negazionisti – dichiarava a maggio che il Covid 19 non esisteva, che bolla gli scienziati prudenti come affossatori dell’economia nazionale e coercitori della libertà personale. Eh no, il presidente Toti, cresciuto nel mondo di plastica delle redazioni Mediaset in cui tutto è lucido, splendente, irradiante prosperità, soddisfazione, felicità, non può accettare che invece di applausi registrati fiocchino critiche vere”.

“E così Toti, perdendo l’ultimo brandello di aplomb istituzionale che aveva – conclude il segretario -, esce dai gangheri e apostrofa coloro che lo criticano come “sciacalli”. Egli probabilmente non sa o fa finta di non sapere che le procedure diagnostiche, rapide e precoci, per il virus Sars-Cov-2 (tamponi molecolari, visite domiciliari, rapidità delle risposte post controllo) sono al collasso, quando non del tutto bloccate; egli non sa o fa finta di non sapere che oggi in ASL5 vige il “fai da te” e la buona volontà di chi è sulla frontiera. Così non va e siamo solo all’inizio della recrudescenza dell’epidemia. Forse è bene ricordargli ciò che già Aristotele annotava nella ‘Storia degli animali’: Gli sciacalli sono amici degli uomini, non fanno loro alcun male né li temono particolarmente; combattono con i cani ed è per questo che non si trovano nello stesso luogo“.