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Seconda serata di moonland

La magia di Venerus conquista Sarzana: "Condividete le cose belle"

Serata di grande atmosfera in piazza Matteotti con uno dei protagonisti della nuova scena musicale italiana: "Finalmente possiamo essere insieme e suonare".

Venerus sul palco di Moonland

Foto, ringraziamenti reciproci e abbracci pieni d’affetto. È finita così la seconda serata di Moonland Sarzana, con Venerus che dopo essere sceso dal palco di Piazza Matteotti è uscito ad incontrare il suo pubblico, dopo oltre due ore di musica in un’atmosfera di assoluta empatia. Un’esibizione che ha reso ancor più nitidi estro e talento dell’artista milanese che dopo l’album “Magica Musica”, uscito a febbraio, ha da poco iniziato un tour che riscrive senza barriere stilistiche i pezzi del disco ma anche i precedenti. Brani che gli hanno permesso di farsi apprezzare non solo in termini di ascolti e visualizzazioni ma anche, soprattutto, per la dimensione di intima partecipazione che riesce a creare di fronte a chi ascolta con messaggi d’amore e positività.

“Questa modalità a me non dispiace – spiega dopo una manciata di pezzi di fronte alla platea in cui tutti sono seduti non per scelta – farsi prendere è naturale ma è bello anche ascoltare. Sono momenti difficili ma se ci concentriamo riusciamo a connetterci tutti insieme, lasciatevi trasportare e non abbiate paura, potete anche sdraiarvi, nessuno vi giudicherà. Finalmente possiamo essere insieme e suonare. Siamo qui apposta per farvi volare un po’”. E il risultato è quello voluto perché, sostenuto da un’affiatatissima band che lui stesso definisce bonariamente “un bel gruppo di matti”, Venerus si alterna fra piano e tastiera guidandoli in brani come “Brazil”, “Forse ancora dorme” e “Sei acqua”. Imbraccia la chitarra e scende dal palco camminando sorridente a piedi nudi fino alla statua al centro della piazza, in un set dilatato, con assoli e pause sonore. Riceve applausi e continue dimostrazioni d’affetto e ripaga i fan con “Love anthem n1” che è già un classico, una splendida versione di “Lucy” e “Canzone per un amico”, fra gli episodi migliori del disco e coinvolgente anche live.

“Due o tre anni fa non avrei mai pensato che tante persone avrebbero amato questa musica – ammette ancora – possiamo dare tutto ed è solo grazie a voi. Diffondente il verbo, che non è la mia musica, ma condividete le cose belle. Speriamo di poter essere un esempio per chiunque, tutto è possibile – dice – credete nei vostri sogni e circondatevi di persone positive”.

“Condividiamo il momento, dedichiamoci questa canzone per volerci bene, indipendentemente dal ruolo” dice prima di attaccare “IoXte”, nelle ultime battute di una serata che ha portato in città anche tanti ragazzi e ragazze da fuori provincia e regione, a testimonianza di come la continuità del festival stia iniziando a dare i suoi frutti. Proprio grazie alla qualità di artisti come Venerus, destinato a crescere ancora senza bisogno di scorciatoie, ma con uno spirito che ha qualcosa di mistico e che trova piena espressione di fronte alla gente. Come nella conclusiva “Luci”, cantata e suonata davanti alle prime file e poi sdraiato sul palco mentre i suoi musicisti si abbracciano e dai fan arriva un amore tangibile e ricambiato.

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