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Minacciata con un coltello

Si rifugia in un locale di Marinella per sfuggire alle violenze dell’ex compagno

La donna ha chiesto aiuto ai presenti che hanno subito fatto intervenire i Carabinieri. L'uomo è stato arrestato per sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni e atti persecutori.

Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Sarzana hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Massa nei confronti di un 40enne italiano, residente in provincia di Massa Carrara, ritenuto responsabile di sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni ed atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.

I fatti risalgono alla nottata di giovedì 1 luglio quando la donna, originaria dell’est Europa ma da tempo residente a sua volta in provincia di Massa Carrara, dopo essersi rifugiatasi all’interno di un ristorante ubicato a Marinella di Sarzana, aveva chiesto aiuto. All’arrivo dei Carabinieri, chiamati grazie alle persone presenti nel ristorante, la donna aveva raccontato la propria brutta esperienza, dichiarando di essere stata fatta salire in macchina contro la propria volontà e malmenata dal suo ex compagno.

La donna ha raccontato che l’uomo, minacciandola con un coltello, le avrebbe anche sottratto il telefono cellulare, impossessandosene. Immediate sono state le indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia di Sarzana, che hanno raccolto numerose testimonianze e ricostruito l’accaduto, documentando le condotte persecutorie ostinatamente tenute dall’uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione.

L’indagine dei militari, volta da un lato alla ricostruzione della delicata vicenda e dall’altro alla tutela della vittima, ha trovato piena concordanza nelle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria apuana che, esaminati gli elementi raccolti, ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Rintracciato dai militari, è stato così portato presso la casa circondariale di Massa a disposizione dell’A.G., in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
La donna è già in contatto con la rete di assistenza e supporto alle vittime di violenza di genere. A meno di un mese dunque dal femmincidio di Castelnuovo Magra, l’aiuto dei presenti e il tempestivo intervento dei Carabinieri ha evitato che la situazione potesse precipitare.

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