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L'ok del consiglio

Se le api conquistano l’ex batteria militare

Il Comune di Arcola pronto ad avviare le pratiche per acquisire la postazione di Baccano. Ente pronto a partecipare ai bandi regionali per l'apicoltura per dare nuova vita al sito.

Boschi e vigneti a Baccano di Arcola

Il Comune di Arcola si appresta ad avviare le procedure per l’acquisizione a titolo gratuito dal demanio dell’ex batteria militare di Baccano: a dare il nulla osta agli uffici, la pratica approvata ieri in consiglio comunale. “La nostra volontà – ha così aperto il dibattito l’assessore all’Ambiente Salvatore Romeo – è provare ad acquisire gratuitamente un’area, attualmente inutilizzata, di fatto abbandonata a sé stessa e alla vegetazione, che ha potenzialità non indifferenti. Una volta acquisita, c’è l’idea di pulirla, renderla fruibile e destinarla a iniziative legate alla recente deliberazione del consiglio con cui si esprime la volontà di essere inseriti tra i Comuni amici delle api. Il sito dell’ex batteria si presta molto bene alla realizzazione di un alveare, anche a titolo didattico, per ragazzi e scuole. Ma l’area è talmente vasta che potrà avere anche altri utilizzi”. E in merito alla destinazione del sito l’assessore ha aperto alle eventuali proposte dei consiglieri, proposte “che siano nel solco della fruibilità collettiva”.

“Vediamo di buon occhio questa acquisizione – ha affermato dall’opposizione il consigliere Gino Pavero (Cambiamo) – e condividiamo le intenzioni di realizzare una stazione didattica dedicata all’apicoltura, così come che il bene venga reso fruibile per iniziative a favore della collettività arcolana. Ma abbiamo qualche perplessità sulla pulizia, non tanto quella iniziale, quanto in merito a quegli interventi costanti che saranno necessari per mantenere il sito in condizioni di decoro. Auspichiamo che siano stati fatti gli opportuni approfondimenti e riflessioni a questo riguardo”. Pavero ha altresì chiesto come mai non si sia valutato anche di avviare le pratiche per l’acquisizione anche dell’ex zona militare Falcinelli e di una porzione del castello di Trebiano, “anch’essi nella serie di beni che il Demanio ha proposto ad Arcola per l’acquisizione gratuita”. “Poco fa abbiamo messo in risalto le difficoltà dell’ente a tenere in maniera decorosa e a tener pulito il territorio e ora andiamo a prendere un bene che avrà a sua volta necessità di essere tenuto pulito. Non ho capito se a questi fini ci siano già risorse… risorse che a mio parere andrebbero spese per risolvere esistenti e annose, gravose situazioni del territorio”, ha osservato, sempre dal gruppo Cambiamo, la consigliera Valentina Massi, con un riferimento a una mozione discussa poco prima. E in merito all’apertura dell’assessore Romeo alle proposte dei consiglieri, Massi ha posto i riflettori sul Parco fluviale: “Lì si possono ricavare degli spazi, certo va reso più fruibile e pulito, non come allo stato attuale. È anche un sito più raggiungibile rispetto alla ex batteria, che è fuori mano, ben oltre la villa del conte Picedi, senza contare il dispendio di denari ed energie per rimetterla a posto. Inviterei l’amministrazione a riflettere bene sulla possibilità di acquisire l’ex batteria. Questo ovviamente non vuol dire che siamo contrari ad avere un sito per le nobili finalità menzionate”.

“Faccio mie le considerazioni del consigliere Massi su recupero e mantenimento del sito in caso di acquisizione. Va da sé che, mentre oggi possiamo criticare il Demanio per la situazione in cui versa, nel momento in cui lo acquisiamo la responsabilità è nostra. È una preoccupazione che ci siamo posti”, ha replicato l’assessore Romeo, spiegando poi che Palazzo civico ha preso contatto con la segreteria dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Piana, per verificare la possibilità di accedere a bandi specifici per quanto riguarda l’apicoltura. “Due i bandi che vengono emanati ogni anno, ad aprile e a novembre – ha affermato -. Mi auguro che l’ex batteria entri in possesso dell’ente in tempo per partecipare al bando del prossimo novembre e intercettare risorse economiche con cui intervenire sull’area. È fuori mano? È vero, è abbastanza decentrata, ma è anche un luogo di valore, interessante culturalmente e didatticamente, ci sono ancora le piattaforme dove venivano posti i cannoni durante la Seconda guerra mondiale. E dal sito, continuando su Via Picedi, si arriva sino in Via Amola alle Pianazze, un percorso che sarebbe bello i nostri ragazzi conoscessero”. E a questo proposito Romeo ha parlato di un “sogno ad occhi chiusi: mi immagino – ne ho parlato con gli assessori Monfroni e Luciani, un trenino del tipo di quelli turistici con sopra i nostri bambini, che magari conoscono solo l’area attorno a casa o poco più, portati alla scoperta del nostro territorio”. Sulle aree del Parco l’assessore ha concordato con l’esponente dell’opposizione: “Devono essere maggiormente valorizzate, hanno tante potenzialità. E ora attendiamo il decreto di nomina finale per iniziare la collaborazione con il nuovo presidente del Parco Eleonora Landini”. E ha concluso: “Condivido le preoccupazioni della consigliera Massi sull’ex batteria, ma queste devono essere da stimolo, non da freno”. Quindi il voto: contrari i consiglieri di ‘Cambiamo’ Massi e Righi (assente al momento del voto il consigliere Pavero), favorevoli la maggioranza di centrosinistra e il consigliere Navalesi (Alternativa per Arcola). Pratica quindi passata e uffici all’opera per l’acquisizione.

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