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Lavori al liceo

"Proposta di liberare aule rispedita al mittente con inusitata durezza"

Il preside del Partentucelli-Arzelà Cardinale e il presidente del Consiglio di istituto Pizzuto dopo l'incontro in Provincia: "Prendiamo atto delle rassicurazioni forniteci ma agli aspetti pratici e logistici irrisolti sono ancora molti".

Cardinale e Pizzuto

“Dopo aver partecipato alla riunione convocata dalla Provincia per la presentazione del cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza sismica dell’edificio (la cui esecuzione, come già espresso, riteniamo essenziale per la salvaguardia dei nostri ragazzi e di tutti coloro che, quotidianamente, lavorano e frequentano l’istituto a vario titolo), prendiamo atto delle rassicurazioni forniteci dall’Ente e dal sindaco Ponzanelli e della circostanza, emersa nel corso della riunione, che il cantiere, inizialmente calendarizzato, come dichiarato dai tecnici dell’Amministrazione Provinciale, per durare diciotto mesi, verrà, invece, iniziato i primi di marzo e completato entro il 31 dicembre del corrente anno”. E’ quanto sottolineano in una nota il dirigente scolastico del Parentucelli Arzelà Generoso Cardinale e il presidente del Consiglio di istituto Andrea Pizzuto in merito agli interventi di adeguamento sismico della struttura. “Molti – aggiungono – sono gli aspetti pratici e logistici ancora irrisolti derivanti dalle ripercussioni che, indubbiamente, gli undici cantieri in cui si articoleranno i lavori, avranno sulla quotidiana attività didattica e amministrativa, attesa la attuale saturazione degli spazi e l’aumento di sette unità del numero complessivo delle classi per l’anno scolastico 2020/2021”.

Le due figure dell’Istituto tornano anche sulla polemica che ha accompagnato la loro uscita della settimana scorsa: “Più che legittima e dettata unicamente dalle preoccupazioni sopra espresse, legate alla profonda conoscenza da parte della dirigenza delle dinamiche interne all’istituto e degli spazi attualmente disponibili, è stata la proposta, avanzata giorni fa a mezzo stampa, di liberare le aule attualmente occupate dalla scuola primaria. Si è semplicemente suggerito il trasferimento di queste classi in altra struttura – se ovviamente riconosciuta idonea. A tal fine sono stati proposti i locali del piano primo dell’ex Tribunale, posto in Piazza Ricchetti nelle immediate vicinanze del plesso scolastico dell’Istituto Superiore da pochi giorni tornati nella piena disponibilità del Comune”.

“La proposta – evidenziano – è stata rispedita al mittente con inusitata durezza (non dimentichiamoci che stiamo parlando dei nostri bimbi e dei nostri ragazzi e della volontà, da parte dei vertici dell’Istituto, di rendere il meno impattante possibile per tutti loro la convivenza con i cantieri dei lavori!) e senza una adeguata giustificazione tecnica, quanto mai doverosa visti i dichiarati “inevitabili disagi che le attività didattiche dovranno subire in conseguenza dell’esecuzione dei lavori”.
Tale circostanza è di basilare importanza se rapportata alla dichiarazione del Sindaco che ha offerto la disponibilità dei locali dell’ex Tribunale “per spostare la biblioteca e i laboratori dell’Istituto Superiore”, presidi indispensabili per l’attività didattica e, peraltro, di esclusiva competenza della Dirigenza dell’Istituto. Quest’ultima – concludono Cardinale e Pizzuto – nell’ottica di una fattiva collaborazione con l’istituzione comunale e la Provincia, ne prende atto auspicando, peraltro, che i locali liberi del primo piano dell’ex Tribunale possano restare a disposizione dell’Istituto Parentucelli Arzelà fino all’ultimazione dei lavori, per far fronte alle eventuali necessità logistiche che si dovessero presentare nel corso dell’avanzamento dei cantieri”.
 

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