Liguria - L’appello arrivato dal Colle alla responsabilità è l'innesco che ha mosso la maggior parte dei partiti a considerare il sostegno all’esecutivo capeggiato da Mario Draghi. Ma, si sa molto bene, tra quelle che sono le intenzioni e la prassi, rimangono distanze da dover colmare. E così l'ex presidente della Bce inizia oggi il secondo giro di consultazioni per poi, tra 48 ore, sciogliere quei nodi che ancora restano: la dead line è questa e mercoledì sarà un giorno importante perché si saprà se e come verrà avviato il nuovo Esecutivo. Tutto da fare entro il 15 febbraio, giorno in cui, se tutto andrà liscio, il governo inizierà a lavorare.
Una data non casuale visto che in quel tempo scadrà l'ennesimo decreto sanitario con tutto il corolloraio legato alle colorazioni delle regioni e naturalmente la questione ristori, ancora in bozza. Chi farà parte del governo? E' il momento di mettere fuori le carte e oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in veste di leader di Cambiamo, sarà faccia a faccia proprio con Draghi nel giorno di ricevimento dei "piccoli partiti". Toti chiederà mosse veloci e decise e una lista di ministri non per forza tecnici ma all'altezza del compito. Domani toccherà ai "grandi partiti" con una premessa che Draghi ha già chiarito: no ai tatticismi da campagna elettorale, chi ci sarà dovrà lavorare per il Paese in funzione di un governo di unità nazionale.
I partiti dal canto loro proveranno a dire qualcosa a proposito dell’uso del Recovery fund e sulla possibilità da parte dei partiti di indicare figure di riferimento per ministeri e sottosegretariati. L’opzione preferita da Draghi (e Mattarella) in tal senso sarebbe quella di ministri di peso “tecnici” e ministri con portafogli meno gravosi e sottosegretari più “politici” con una forte componente femminile. Tra i nomi circolati nelle ultime ore quello di Daniele Franco, ex Ragioniere dello Stato, che potrebbe diventare sottosegretario alla presidenza del consiglio insieme alla giurista Luisa Torchia. Il manager Vittorio Colao potrebbe andare al Mit. In corsa per lo sviluppo economico Marcella Panucci, ex direttrice generale di Confindustria e da poco segretaria generale al Mise.