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"entro il 20 di agosto"

Costa: "Il Governo vuole i dati del personale scolastico non ancora vaccinato"

Il sottosegretario apre alle discoteche e sulla ripartenza dei servizi educativi ribadisce la linea dell'Esecutivo: "Non possiamo mancare l’obiettivo di riprendere l’anno scolastico in presenza".

Andrea Costa

Presente ieri sera all’hub della fiera di Genova il sottosegretario al ministero della Salute Andrea Costa ha parlato di discoteche sottolineando che “una volta individuato il green pass come strumento che garantisce la riapertura e il proseguimento del percorso di riapertura una riflessione mi auguro si possa ancora fare. Si tratta di un settore economico del nostro paese e quando individuiamo il green pass come strumento di garanzia, spero ci siano i margini per un’ulteriore riflessione”.

Rispetto al personale scolastico, il sottosegretario ha poi aggiunto: “Credo che il governo abbia tracciato una linea molto chiara: il generale Figliuolo ha firmato una lettera in cui chiede alle Regioni entro il 20 di agosto di far arrivare i dati del personale scolastico che non sarà ancora vaccinato. Ci auguriamo di utilizzare questi giorni che mancano da qui al 20 agosto per fare un’opera di sensibilizzazione per far comprendere quanto è importante la loro vaccinazione per garantire la ripresa dell’anno scolastico in presenza. Se a quella data il problema dovesse persistere – prosegue – credo che valutare l’obbligo vaccinale sarà un’opzione sul tavolo e, per quanto mi riguarda, sarei favorevole. Parliamo di una categoria che deve garantire un servizio ai nostri ragazzi e non possiamo più permetterci di sottrarre ulteriore tempo scolastico in presenza ai giovani, nella consapevolezza che la scuola non è solo un percorso di apprendimento ma anche un percorso di vita e in alcuni casi anche inclusione sociale”.

E ancora: “Non possiamo quindi mancare l’obiettivo di riprendere l’anno scolastico in presenza e la condizione imprescindibile è che il personale sia vaccinato. Poi c’è un’opera di sensibilizzazione da fare anche nei confronti dei più giovani – conclude Costa – che devono vaccinarsi: se un giovane contrae il virus può non avere conseguenze gravi ma se si contagiano i giovani il virus continua a girare e possono generarsi nuove varianti”.

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