LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Politica

Accesso visitatori a ospedali, Pastorino (Lc): "Toti rigira frittata". Pd: "Ora monitoraggio e recupero ritardi"

Consiglio regionale

Commenti politici dall’opposizione in seguito all’unanime approvazione da parte del consiglio regionale del Disegno di legge 85 ‘Disposizioni in materia di accesso di familiari e visitatori a strutture ospedaliere per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19’.

“Era il 3 giugno 2021 quando il vice presidente della commissione Sanità, nonché consigliere regionale e capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino scriveva al presidente Toti, al commissario straordinario di Alisa, e per conoscenza a tutti i direttori generali della Asl e delle strutture del policlinico San Martino e dell’ospedale Galliera di Genova, per porre l’attenzione proprio sulla questione relativa alle visite in ospedale”. Si apre così la nota diffusa oggi da Linea Condivisa.

“Con quella lettera il mio obiettivo era di sottolineare l’importanza di poter permettere, di autorizzare, con tutte le cautele del caso, le visite alle pazienti e ai pazienti in ospedale, – dichiara il capogruppo Pastorino – proprio in quella nota mettevo in evidenza come fosse stato assolutamente giusto, in una fase acuta della pandemia, per tutelare operatori sanitari e pazienti, interrompere ogni forma di contatto con l’esterno, nonostante il dolore di non poter visitare i propri cari”.

“Nelle scorse settimane – continuano dal gruppo – il consigliere regionale Gianni Pastorino, di fronte ad un considerevole abbassamento del contagio, dove una parte della popolazione aveva scelto di vaccinarsi, ha proposto, come detto sopra, attraverso una lettera indirizzata al presidente Toti, di permettere, con tutte le tutele del caso sia per il personale sanitario che per i pazienti, reali visite alle persone ricoverate”.

“Naturalmente oggi, dopo circa un mese e mezzo da quella nota, siamo stati chiamati urgentemente a votare un atto di normazione primaria, ovvero una legge, affinché i parenti possano andare a visitare chi è ricoverato in ospedale – spiega il consigliere Pastorino –. E nonostante i nostri richiami, come opposizione, e nonostante chi in 72 ore, ossia tutti i partiti della minoranza (Linea Condivisa, Lista Sansa, Partito democratico e Mov5stelle) si siano impegnati per l’approvazione di questa legge, il presidente Toti è uscito con un comunicato stampa affermando che siamo la prima Regione che affronta la materia, dimenticando tutto il dibattito di un mese e mezzo, le richieste fatte e anche l’apertura dell’opposizione a lavorare su un disegno di legge in 72 ore. Un ottimo modo, caro presidente, di rigirare la frittata, ma d’altra parte la politica per Lei è sempre far spettacolo, comunicazione, nonostante la sostanza e l’impegno spesso ce lo mettano gli altri”.

“Oggi abbiamo approvato una legge che è stata chiesta urgentemente per evitare un cortocircuito tra le regole regionali per l’accesso dei parenti in ospedale e le regole del garante della privacy – dichiara Luca Garibaldi, capogruppo Partito Democratico-Articolo 1 Regione Liguria – Le minoranze hanno consentito, con una calendarizzazione rapidissima, di non vedere chiusi gli accessi agli ospedali che è un elemento importante di recupero della normalità in un periodo difficile: un buon risultato, ma adesso si devono recuperare i ritardi nelle liste d’attesa e nelle visite”.

“Da tempo chiedevamo una regolamentazione per quanto riguarda le visite dei parenti negli ospedali e Rsa – aggiunge in aula il consigliere regionale Partito Democratico-Articolo1 Roberto Arboscello – per questo abbiamo votato favorevolmente, ma chiediamo che ci sia un attento monitoraggio sul modo in cui questa norma verrà applicata nei diversi distretti, vista anche la ripresa dei contagi dovuta alla variante Delta”.

Più informazioni