Liguria - Le Regioni chiederanno al governo di aumentare la fornitura delle dosi di vaccino anti covid-19 e di rivedere i parametri di rischio e le tempistiche di comunicazione delle decisioni settimanali, anticipando la riunione della cabina di regia. Lo ha spiegato il presidente della Liguria, Giovanni Toti, nel corso di una diretta Facebook successiva alla prima Conferenza delle Regioni dall'insediamento del governo Draghi.
"Consideriamo un arco temporale di una decina di giorni per rivedere queste regole confrontandoci con i ministri. Personalmente, riguardo alle restrizioni per zone di rischio, ho chiesto di potersi muovere su base comunale, intercomunale o provinciale, a seconda sella situazione".
Il 5 marzo scadrà il Dpcm e i presidenti di Regione saranno chiamati a fornire il proprio parere su quello che il governo proporrà.
"Speriamo lavori bene e in fretta - ha aggiunto Toti - perché ci sono molte cose da migliorare. Abbiamo fatto la nostra discussione interna e come Conferenza delle Regioni saremo a disposizione per un costruttivo lavoro di sintesi per contrastare virus e far ripartire la campagna di vaccinazione. Ma servono molte più dosi. E invece anche oggi AstraZeneca ha comunicato che ridurrà le forniture del 15 per cento nelle prossime settimane. E' vero che abbiamo più urgenza di vaccini Pfizer e Moderna per gli over 80, ma se avessimo buone quantità anche di quello inglese potremmo allargare la platea anche al di sotto dei 65 anni".
Toti ha poi elencato i dati odierni per la Liguria. "Numeri in miglioramento, nonostante la variante inglese sia presente al 17 per cento e sia stato rilevato anche un caso di brasiliana. Per ora le varianti non stanno incidendo. Incide anzi la campagna di vaccinazione: siamo andati oltre le 100mila dosi somministrate e ci sono meno posti letto occupati e meno mortalità".